giovedì 24 novembre 2011

Non solo euro-crisi.Ovvero,la "guerra fredda" che si riscalda...

Mentre siamo tutti attenti e concentrati ad osservare gli sviluppi dell' Eurocrisi, ci sono delle "sinistre" tensioni tra i due giganti militari del mondo. Sembra strano dopo oltre 20 anni parlare di "guerra fredda"; eppure quel vetusto termine ha una sua immarcescibile attualità.


In realtà le tensioni tra americani e russi non si sono mai sopite. E del resto, come avrebbero mai potuto smettere di tenersi d'occhio due nazioni dotate di una potenza nucleare enorme; e potenzialmente capace di riportare all'età della pietra metà dei loro rispettivi territori(nonchè la cara vecchia Europa che sta lì in mezzo).



Se a questo aggiungiamo la particolare situazione storica dei due Stati, le cose assumono un contorno ancora più sinistro.
Gli Usa sono in piena crisi economica. Una crisi del tutto sistemica, e non congiunturale. Nonostante questo conservano in pieno la loro potenza militare, che storicamente hanno sempre utilizzato come leva economica...
La Russia ha attraversato lo sbandamento della disgregazione dell'Urss, ma ha ricostituito una certa solidità fondata sulla sua riconversione a "potenza energetica".Da questo riassestamento economico ha fatto rinascere un'attenzione verso la difesa della sua storica area d'influenza dell'est Europa e dell'Asia.


Il sistema di difesa missilistico(o scudo spaziale) che gli americani stanno estendendo nell'Europa dell'Est,è visto come una minaccia diretta al potere di deterrenza nucleare russo.E di conseguenza, una pesante alterazione degli equilibri geopolitici e militari globali.


Che non si scherzi per niente,lo testimonia il fatto che Medvedev sia andato in tv per un annuncio.Ed in maniera diretta e cruda,ha detto di aver ordinato ai vertici militari di mettersi nelle condizioni di distruggere il sistema di difesa missilistico che gli Stati Uniti stanno pianificando in Europa, dalla Polonia alla Romania. Tra le misure previste, lo schieramento di missili Iskander (gittata 500 km) nell'enclave russa di Kaliningrad, stretta tra Lituania e Polonia, e dunque circondata da territorio dell'Unione Europea. 


Poche ore prima, Washington aveva annunciato la sospensione dell'invio di informazioni a Mosca sugli spostamenti di forze convenzionali in territorio europeo, in obbedienza al Trattato Cfe dal quale, in realtà, i russi si sono ritirati già da quattro anni. La decisione di Washington è stata subito seguita dagli alleati della Nato.

Non è la prima volta che il Cremlino agita lo spauracchio dei missili trasferiti alle porte della Ue, ma questa volta le parole del presidente Medvedev sono la spia di un momento particolarmente difficile nei rapporti con Washington, da anni offuscati dall'impossibilità di trovare un linguaggio comune sullo Scudo spaziale, che Mosca avverte, come detto in precedenza, una minaccia sulla propria deterrenza nucleare. Washington ripete che il sistema è diretto contro l'Iran, non contro Mosca, ma non accetta di dare garanzie scritte. E continua a ribadire che i piani non verranno modificati.

Non bastasse l'annuncio di Medvedev, poco dopo lo stesso,  l'ambasciatore russo all' Ue (Rogozin) ha detto che i provvedimenti militari ordinati dal presidente mettono Mosca in grado di annientare la minaccia che lo Scudo costituisce per i russi.

Qualcuno fa notare che l'aggressività di questi annunci potrebbe derivare da questioni propagandistico-elettorali.In effetti in Russia sono alle prese con una prossima tornata elettorale, e si sa, i russi sono particolarmente sensibili ai richiami nazionalistici anti-Usa.

In ogni caso, quando le schermaglie diventano pubbliche vuol dire che nel sottobosco diplomatico le cose non vanno molto bene.
Il 2° decennio del nuovo millennio non si presenta granchè bene, tra:
- recessioni che promettono di diventare mega-recessioni, e
tensioni geopolitiche che sono destinate ad aumentare insieme alla crisi economica.

Di certo non ci annoieremo, anche se preferiremmo farlo...

Stay tuned


4 commenti:

  1. http://english.peopledaily.com.cn/90777/7655097.html
    http://www.itar-tass.com/en/c154/279597.html
    http://www.repubblica.it/esteri/2011/11/23/news/russia_missili_per_aggirare_scudo_usa-25466301/

    Spero di esserti stato utile...Ciao

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  2. Il potenziale di armamenti complessivo mondiale ci potrebbe sterminare tutti tranquillamente, anche senza ricorrere alle armi nucleari. Detto questo, una guerra totale di ogni stato detentore di armi nucleari contro ogni altro stato con uso simultaneo di tutte le testate nucleari è probabilisticamente impossibile. Concludo: una guerra in cui si ricorra ad armi nucleari, che coinvolga più stati, è sempre più probabile man mano che le risorse a disposizione sul Pianeta diminuiscono, ma lo sterminio totale dell'umanità o addirittura della vita animale e vegetale è qualcosa di altamente improbabile. Questo lo dico per "tranquillizzare": certo che dopo un conflitto del genere, molti morirebbero delle conseguenze dirette ed indirette. E morirebbero piuttosto "male"...

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  3. Ciao Medo.
    La tua visione non è che "tranquillizzi" più di tanto...
    Il quadro è molto,ma molto complicato.Ad essere sinceri ancora non riesco ad avere una visione sufficientemente chiara della situazione.
    Di certo c'è una tensione nel sottobosco diplomatico elevatissima.

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