venerdì 22 giugno 2012
Crisi e grandi affari: benvenuti all' Outlet Italia
Cosa può succedere quando Moody's, S&P e Fitch lanciano le loro pagelline:
(se) "non formati correttamente, i giudizi di rating sui debiti sovrani possono costituire fonte di discredito, alimentare la confusione e influenzare negativamente i protagonisti della finanza pubblica a tutti i livelli, quindi anche a livello europeo"
In questa maniera, i rating hanno causato:
"una riduzione della spesa pubblica, un inasprimento della leva tributaria e una rincorsa alle privatizzazioni del patrimonio pubblico degli italiani, con gravissimi effetti recessivi e il pericolo di revival dei ben noti intrecci affaristico-malavitosi".
Le solita solfa da bloggers complottardi...?
Eh no, stavolta sono parole e musica di un soggetto mica da ridere: Corte dei Conti del Lazio.
E non finisce qui. Quelle di sopra sono affermazioni che accompagnano una formale istruttoria messa in essere dal Procuratore generale Angelo Raffaele De Dominicis.
giovedì 14 giugno 2012
La soluzione di Monti: svendita di Stato!
Puntuale come un treno giapponese, quando i governi brancolano nel buio alla ricerca di soldi, e mettere ancora le mani nelle tasche dei cittadini fa temere il linciaggio, spunta fuori l'evergreen delle soluzioni: vendere i gioielli di Stato.
La situazione potremmo riassumerla e raccontarla in questa maniera:
Mario Rossi ha una famiglia numerosa; proviene da una famiglia facoltosa, con un gran numero di proprietà immobiliari e società in svariati settori produttivi. Alla gestione di queste attività è impegnata tutta la famiglia Mario e la sua famiglia non dovrebbero avere particolari problemi economici; eppure li ha.
Il problema è che la sua famiglia ha un sacco di vizi, tutti molto costosi, e gli sprechi sono la regola. Il peso delle spese superflue annulla e supera il reddito prodotto dal patrimonio familiare.
Mentre la maggior parte dei bilanci delle attività dei Rossi risultano in attivo o in pareggio, i debiti accumulati dalla famiglia sono più del doppio del fatturato delle aziende.
Le banche hanno iniziato a minacciare di non concedergli più credito, o di farlo a condizioni onerosissime.
La situazione potremmo riassumerla e raccontarla in questa maniera:
Mario Rossi ha una famiglia numerosa; proviene da una famiglia facoltosa, con un gran numero di proprietà immobiliari e società in svariati settori produttivi. Alla gestione di queste attività è impegnata tutta la famiglia Mario e la sua famiglia non dovrebbero avere particolari problemi economici; eppure li ha.
Il problema è che la sua famiglia ha un sacco di vizi, tutti molto costosi, e gli sprechi sono la regola. Il peso delle spese superflue annulla e supera il reddito prodotto dal patrimonio familiare.
Mentre la maggior parte dei bilanci delle attività dei Rossi risultano in attivo o in pareggio, i debiti accumulati dalla famiglia sono più del doppio del fatturato delle aziende.
Le banche hanno iniziato a minacciare di non concedergli più credito, o di farlo a condizioni onerosissime.
martedì 12 giugno 2012
Eurocrisi da ridere: 50 mld alla Spagna. Dall'Italia!
La risata è il miglior disinfettante del fegato.(Malcolm de Chazal)
Se non fosse tutto così tremendamente serio, ci sarebbe da farsi quattro risate: l'Italia contribuirà al salvataggio delle banche spagnole con quasi 50 miliardi!
Se ad annunciarlo fosse stato Berlusconi, almeno avremmo potuto pensare ad una barzelletta delle sue. Ma purtroppo l'arzillo vecchietto di Arcore non c'entra niente, e la stima è fatta sulle nostre quote di partecipazione all'Esm e all'Efsf. Tutto vero.
Eppure suona tutto terribilmente beffardo e fuori di senno.
Abbiamo un governo di "super-tecnici" che, chiamato in pompa magna a salvare le sorti economiche e finanziarie del Belpaese, dall'alto della sua formidabile "scienza" ha messo in scena i suoi sorprendenti "effetti speciali"; una roba mai vista prima...:
sabato 9 giugno 2012
Euro: il più grande affare della Germania
Quando si parla di crisi dell'Eurozona, l'opinione più diffusa (sui media) è che essa sia dovuta solo e soltanto alla sciatteria e dissennatezza economica degli Stati periferici, i celebrerrimi Piigs (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna).
Secondo la vulgata mediatica, in questa situazione chi è chiamato a tappare le falle e tenere a galla il barcone europeo è la laboriosa e virtuosa Germania.
Il governo di Berlino, si dice, è costretto a sostenere il peso di una crisi che non ha minimamente contribuito a generare; di cui, peraltro, è semmai vittima, visti gli sforzi che è costretta a sostenere per tutti.
Chiunque in questi mesi abbia sostenuto tesi diverse, e tendenti a considerare la Germania parte attiva del problema, è stato messo all'indice; il modello tedesco non può essere messo in discussione, "perchè rappresenta lo standard dell'eccellenza europea".
Secondo la vulgata mediatica, in questa situazione chi è chiamato a tappare le falle e tenere a galla il barcone europeo è la laboriosa e virtuosa Germania.
Il governo di Berlino, si dice, è costretto a sostenere il peso di una crisi che non ha minimamente contribuito a generare; di cui, peraltro, è semmai vittima, visti gli sforzi che è costretta a sostenere per tutti.
Chiunque in questi mesi abbia sostenuto tesi diverse, e tendenti a considerare la Germania parte attiva del problema, è stato messo all'indice; il modello tedesco non può essere messo in discussione, "perchè rappresenta lo standard dell'eccellenza europea".
martedì 5 giugno 2012
Uscita dall'Euro: la fine di un tabù
Il fascino della storia, come quello del mare, risiede in ciò che cancella: l'onda che sopraggiunge fa sparire dalla sabbia la traccia della precedente.
(Gustave Flaubert)
Se qualche anno fa ti azzardavi a dire cose del tipo: "L'Euro è una prigionia dorata"; "La Germania pensa solo ai propri interessi"; "C'è bisogno di riappropriarsi della sovranità politica ed economica"; "Meglio uscire dall'Euro"...
venivi definito nell'ordine (ma possono anche essere mischiati):
- un ignorante
- un complottista
- un fascistoide
- un folle
Oggi non ti prendono per matto; al massimo sei un pò fascistello o vetero comunista; pensa, non sei neanche un complottista...No, più semplicemente "non capisci un ca...o".
domenica 3 giugno 2012
Terremoto in Emilia e pozzi petroliferi: relazioni?
Perchè un'area scarsamente sismica improvvisamente diventa un'enorme "pedana vibrante"? Come è possibile che in una Nazione a forte rischio sismico, con un'esperienza di terremoti devastanti come la nostra, un'area come la pianura Padana possa "sfuggire" alle mappe di rischio? Può la struttura geologica di quell'area mutare il suo indice di pericolosità così rapidamente?
Sono domande che un pò tutti ci facciamo, e che offrono lo spunto per cercare di approfondire un tema piuttosto oscuro e poco indagato (anzi, per niente) dai media mainstream: la relazione tra gli scavi nel sottosuolo per la ricerca di combustibili fossili ed i terremoti.
Maria Rita D'Orsogna col suo blog offre degli interessantissimi dati, informazioni e spunti di riflessione su questo controverso tema.
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