martedì 5 aprile 2011

La catastrofe ed il cazzeggio di Facebook.

A volte mi chiedo se sono strano io o lo è la piccola parte del mondo che conosco.Lo so che Facebook è un luogo virtuale usato dai più per divagarsi,e non ho nulla in contrario.Scherzare,curiosare,condividere i fatti propri può essere un ottimo diversivo agli impegni quotidiani,e su questo "nulla quaestio".
Però ci sono eventi talmenti grandi che un minimo di  attenzione lo richiederebbero.Ed insieme all'attenzione un confronto su quelle che sono le nostre sensazioni e pensieri al riguardo.
Non mi riferisco alla politica.Quella è talmente squallida e di basso livello che mi rendo conto di quanto stomaco e passione ci voglia per interessarsene!
La catastrofe a cui mi riferisco nel titolo della nota è quella del Giappone.Ma non relativamente al dramma dello tsunami e delle sue vittime,no.

La catastrofe è Fukushima.

Catastrofe perchè, a dispetto delle informazioni che vengono fatte filtrare dalla stampa,ci troviamo davanti ad un evento enormemente più grave di Chernobyl.
Quello che non stanno dicendo è che metà Giappone è compromesso.
Che andrebbero spostati qualche decina di milioni di giapponesi.
Che altre 4 centrali sono nelle condizioni di fondere il nocciolo.
Che non c'è nussuna idea al momento su come arrestare la fuoriuscita di radiazioni.
Che metà del globo sarà comunque interessata da una sovraesposizione a radiazioni di iodio 131 e cesio.
Che non si conoscono le conseguenze del riversamento in mare del materiale radioattivo,e della sua propagazione.
Che l'uomo è assolutamente impotente davanti ad incidenti di questo tipo.
Che il mondo è pieno di vecchie centrali nucleari attive,nessuna delle quali immune da incidenti.
Che le conseguenze dei disastri nucleari hanno ricadute millenarie per l'ambiente.
Che un ambiente altamente radioattivo non è un ambiente che consente la vita.

Mi piacerebbe che tra un quiz,un link ed un video musicale tutti lasciassero un pensiero su quello che sta succedendo dall'altra parte del mondo.Perchè se non facciamo sentire la nostra voce,domani potremmo essere noi l'altra parte del mondo...

Peppe

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