Popolo della Libertà, Partito Democratico, Sinistra e Libertà, Scelta Civica. La maggior parte dei partiti ha nel proprio nome un richiamo ai valori fondanti del nostro sistema di governo. Tutti sono indistintamente e fortemente europeisti.
"Ce lo chiede l'Europa", "più Europa", "respiro europeo"... sono espressioni che fanno parte del breviario della politica italiana.
Se qualcuno prova ad uscire dal solco dell'europeismo di maniera, invariabilmente viene visto di traverso, deriso, posto fuori dal consesso dei "giusti". E, qua e là, posto pure nella scia di un certo "nazifascismo" di ritorno; che poi sarebbe identificato in Alba Dorata in Grecia e in Marine Le Pen in Francia.
Ma esiste davvero un pericolo di deriva totalitarista in Europa? C'è un concreto pericolo che i valori di libertà e democrazia possano essere messi da parte? In entrambi i casi la risposta è sì.
Ma quello che sconvolge è che questo attacco arriva...dall'Europa!
Già avevamo letto di tentativi di istituzione, in seno a Bruxelles, di una qualche forma di repressione penale nei confronti di chi manifestasse euro-scetticismo, o promuovesse campagne anti-Ue.
Oggi apprendiamo che questa idea è diventata realtà nel "Paese laboratorio" dell'Unione Europea: la Grecia.
Ebbene, come spiega George Delastik (e segnalatoci da Monia Benini) , noto giornalista, da giovedì 24 ottobre il Codice Penale della Grecia ha inserito l’articolo 458 a, ossia il provvedimento relativo alle “Violazioni alla normativa UE”, con il quale si prevede la reclusione fino a due anni per chi agisce contro le strutture europee, protestando o manifestando dissenso o contrarietà verso le sanzioni, i governi, i rappresentanti dell’UE.
Il governo greco degli opposti (così simile al nostro governo PD-PDL) composto da Pasok e Neo Democrazia ha infatti approvato un emendamento-bavaglio per gli oppositori dell’Europa della grande finanza: chiunque osteggi la politica dell’UE rischia la galera! Dopo i 2 milioni di euro spesi dal Parlamento europeo per bloccare blog, siti e post degli euroscettici, ora in Grecia entra nel Codice Penale il reato di opposizione alla nuova dittatura, l’Europeismo.
Prepariamoci dunque, perché la nuova ideologia che sta mietendo vittime in molti paesi europei, imporrà presto i suoi diktat di regime anche a noi, mentre siamo intenti a seguire il reality show della nefandezza politica nostrana e la costruzione della nuova marionetta dei poteri forti.
Del resto il primo assaggio di attacco alla libertà di opinione, qui da noi in Italia, è stato servito con la proposta di istituzione del reato di negazionismo... Si sonda il campo qui e lì, e i nostri partiti "democratici" e di "libertà" vanno dietro.
Come disse quel tale di cui non ricordo il nome: "Se tutto va bene, siamo rovinati".
Stay tuned
E' una bufala, in questo articolo spiegano meglio di che cosa si tratta http://www.newspedia.it/la-bufala-al-sapore-di-feta-il-reato-di-opinione-in-grecia-non-e-reato/
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione.
RispondiEliminaAd ogni modo anche nell'articolo da te postato non viene chiarita la vicenda. Si rimane ancora nel dubbio. Certo è che, alla luce di come sia stata ridotta la Grecia dalla Troika, usata come una specie di laboratorio economico-politico-sociale, non ci sarebbe troppo da meravigliarsi se venisse confermata la notizia che ho riportato.
Comunque se dovesse essere smentita la faccenda, editerò il post.
Cortesemente, la prossima volta che commenti, usa almeno un nickname.