giovedì 1 novembre 2012

Usa: tra potenza e debito. Tanto debito


Se la crisi dell'Euro vi preoccupa; se la situazione greca vi angoscia; se le sorti di Portogallo e Spagna vi stanno a cuore; se vedete male l'evoluzione della condizione economica dello "stivale"; se non vi convince del tutto nemmeno quella dei cuginetti d'Oltralpe; se avete sub-odorato qualcosa di strano nell'economia della nazione che canta "Dio-salvi-la-Regina"; se temete che quanto sopra possa arrestare il "ciuff-ciuff" della possente locomotiva tedesca...State sereni! Come dicevano una volta: "Per morire e per pagare i debiti c'è sempre tempo"...

Se volete preoccuparvi davvero dovete volgere lo sguardo da un'altra parte. Più precisamente, sull'atlante dovete spostare gli occhi dal Portogallo andando verso sinistra, saltare quella spazio azzurro e fermarvi dove leggete Stati Uniti d'America. Ecco, adesso ci siete. Benvenuti nel cuore pulsante della crisi mondiale.

Mentre si iniziano a fare le stime dei danni provocati dall'uragano Sandy, gli americani un dato certo lo hanno già: entro la fine del 2012, il Tesoro fa sapere che il sarà raggiunto il tetto massimo di indebitamento
A questo punto vorrete sapere a quanto è arrivato il debito pubblico Usa. Eccolo: 16.190 miliardi di dollari!
Se lo scrivo per esteso fa un certo effetto: 16.190.979.268.766,67 di dollari. A scriverlo in lettere poi... come si fa?! Forse così: sedicimilacentonovantamiliardinovecentosettantanovemilioniduecentosessantottomillasettecentosessantasei dollari.

Quanto possa essere intellegibile una cifra del genere è difficile da stabilire. Allora può essere utile usare una qualche forma di comparazione con qualcosa di "reale" e tangibile. 
Avete presente quando per definire una grande quantità di denaro si dice "è una montagna di soldi"? Quelli di  Usdebt Kleptocracy hanno realizzato un' infografica che aiuta a capire meglio l'entità "fisica" del debito pubblico Usa:

Us debt inphographic - Infografica debito USA

Nonostante questa mostruosità, l'attenzione del mondo finanziario è rivolta sempre all'Eurozona. A nulla serve ricordare che la crisi attuale è stata scatenata dalla follia del sistema bancario americano (e inglese), e che si è palesata nel 2008.

Ad ogni modo gli americani hanno una bella gatta da pelare. Al punto che la questione è talmente delicata, che nessuno dei due candidati alla presidenza, e soprattutto Romney (che pure potrebbe usarla per inchiodare Obama), se la sente di metterla sul tavolo pubblicamente.

Il fatto è che, una volta raggiunto il tetto di indebitamento consentito, il Congresso dovrà approvare un ulteriore innalzamento. E su questa partita la lotta sarà come sempre aspra.
Storicamente, l’opposizione ha sempre cercato di usare l’innalzamento del debito per ottenere concessioni dall’amministrazione. Tuttavia, raramente la contrapposizione tra la prima (i repubblicani) e il partito del presidente (democratici) ha raggiunto i toni attuali, complice il controllo repubblicano della Camera bassa.

La posta in gioco è altissima, perchè in ballo c'è niente meno che la solvibilità dell’America. A differenza della mancata approvazione del bilancio annuale, infatti, un eventuale mancato accordo in seno al Congresso sull’innalzamento del debito comprometterebbe la possibilità del paese di raccogliere fondi sui mercati. In pratica, l'impossibilità di rifinanziare guerre e stampelle fiscali. Ma anche di pagare gli interessi sul debito. Ed il debito Usa è letteralmente in mano al mondo:

               

Tecnicamente, stiamo parlando di un default: lo stesso che incombe sulla Grecia, tanto per capirci.
Solo che mentre Atene è oggetto di attenzioni spasmodiche e discutibili "cure" esterne (Troika Fmi-Bce-Ue), per gli Stati Uniti i "mercati" fanno finta di non sapere e vedere. 
Del resto le conseguenze di un epocale crac Usa sarebbero imprevedibili. 
Mentre di sicuro c'è che, alla fine della fiera, Washington ha sempre in mano il più potente e capillare complesso militare al mondo. E nel caso dovesse venire meno la "diplomazia del dollaro", un singolo gruppo portaerei ed un sottomarino lanciamissili "Ohio" avrebbero lo stesso "ottime capacità di persuasione diplomatica".

"The sky's the limit" dicono in America. Varrà anche per il debito?
Allora 'sto tetto dovranno portarlo almeno nella stratosfera...

Stay tuned


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