Il risiko della geopolitica al servizio(ed alle spalle)della catechesi dell'esportazione della democrazia,con annessa tutela delle popolazioni civili,si sta muovendo verso la Siria.Ora,senza scendere nel dettaglio della situazione siriana,è interessante notare come ultimamente vengano presi di mira Paesi che abbiano come principale partner commerciale l'Italia.L'articolo qui sotto riporta qualche dato interessante.Buona lettura.
Fonte: petrolitico.blogspot.com
Ora lor signori che hanno le testate nucleari (i soliti: USA, GB, F, etc.), hanno deciso l'embargo perchè il governo siriano è cattivissimo. Giusto. Verissimo. Peccato che i primi a rimetterci per l'embargo saranno... GLI ITALIANI. L'unico importatore europeo di prodotto siriano, in declino da anni, era rimasta appunto l'Italia (e qualche barile a Francia e Germania).
L'unico spiraglio di luce è che l'Italia potrà eccezionalmente importare fino al 15 novembre 2011*. Poi, stop.
Diciamo che tutto il traffico stradale di un anno nella città di Torino, per dare una idea di quel che verrà a mancare, rappresenta una quantità equivalente all'importato siriano. Sembra niente, è poco, è tanto?A termine dovrà sparire un altro 2% del traffico italico.
Spiegatelo a chi non potrà davvero più fare benzina, non dico ridurre, ma proprio smettere. E ce ne saranno. Perchè non si riesce più a rimpiazzare la parte mancante, prova ne sia che da mesi in Russia il carburante è razionato, ultima è la notizia choc dell'aeroporto di Mosca che era su tutte le agenzie di stampa, il primo produttore mondiale che lascia senza i proprii cittadini, che lo pagan troppo poco, per esportarlo a prezzi maggiorati. Non sto parlando dell'Angola, ripeto, ma della Russia.
L'unico spiraglio di luce è che l'Italia potrà eccezionalmente importare fino al 15 novembre 2011*. Poi, stop.
Diciamo che tutto il traffico stradale di un anno nella città di Torino, per dare una idea di quel che verrà a mancare, rappresenta una quantità equivalente all'importato siriano. Sembra niente, è poco, è tanto?A termine dovrà sparire un altro 2% del traffico italico.
Spiegatelo a chi non potrà davvero più fare benzina, non dico ridurre, ma proprio smettere. E ce ne saranno. Perchè non si riesce più a rimpiazzare la parte mancante, prova ne sia che da mesi in Russia il carburante è razionato, ultima è la notizia choc dell'aeroporto di Mosca che era su tutte le agenzie di stampa, il primo produttore mondiale che lascia senza i proprii cittadini, che lo pagan troppo poco, per esportarlo a prezzi maggiorati. Non sto parlando dell'Angola, ripeto, ma della Russia.
Da ieri, in pratica, si è deciso che quel greggio fa "puff". Fine, stop. Per quanto, non si sa, forse per sempre visto che ben altri paesi sono da tempo con le mani in pasta in zona e vorrebbero "aiutare" la Siria nel dopo-monarchia... Economie che vanno purtroppo meglio della nostra (per dirne una: la Cina, che compra tutto il possibile e paga cash e non con le cambiali come facciamo noi in tutto il mondo da vent'anni).
Ergo si è deciso di attaccare ancora più in profondità l'Italia. Tra Libia e Siria, stiamo perdendo il 35% di tutto il greggio da raffinare sul nostro suolo. Che non ci si stupisca, nel breve futuro, se a prezzo del barile costante i carburanti continueranno a salire di prezzo e la manutenzione delle strade semplicemente sarà interrotta ovunque (provate già a vedere in che stato sono le strade provinciali, alcune non sono toccate da un decennio). Ah, intanto a luglio il governo italiano ha deciso di togliere la licenza ad un quarto delle stazioni di servizio già a fine anno. Razionalizzazione, l'hanno chiamata. "Per tenere contenuti i prezzi", dicono. L'altra faccia della medaglia si chiamaPENURIA.
Ergo si è deciso di attaccare ancora più in profondità l'Italia. Tra Libia e Siria, stiamo perdendo il 35% di tutto il greggio da raffinare sul nostro suolo. Che non ci si stupisca, nel breve futuro, se a prezzo del barile costante i carburanti continueranno a salire di prezzo e la manutenzione delle strade semplicemente sarà interrotta ovunque (provate già a vedere in che stato sono le strade provinciali, alcune non sono toccate da un decennio). Ah, intanto a luglio il governo italiano ha deciso di togliere la licenza ad un quarto delle stazioni di servizio già a fine anno. Razionalizzazione, l'hanno chiamata. "Per tenere contenuti i prezzi", dicono. L'altra faccia della medaglia si chiamaPENURIA.
*link: http://fr.novopress.info/96115/syrie-petrole-chronique-d%E2%80%99un-embargo-annonce/
**link: http://www.sacerpetroli.it/site/approfondimenti/importazioniItalia.htm
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