domenica 13 novembre 2011

Arriva Monti.In bocca al lupo Italia!

Era il 1993, e nel pieno di Tangentopoli la parabola politica di Craxi venne "riprodotta" da una ressa di manifetsanti davanti ad un albergo romano, attraverso un fitto lancio di monetine sulla sua testa.


Gli italiani erano convinti di trovarsi davanti allo sfascio definitivo di un sistema politico malato e corrotto. Da più parti si gridava ad un nuovo inizio; si aveva l'impressione di veder rinascere la Nazione, insieme alla speranza di giustizia, sviluppo e ad un benessere più diffuso.
Quello che ne venne fuori, furono invece Berlusconi, la "destra europea", la sinistra di governo ultraliberista, l'euro ed un progressivo e generale declino del benessere pubblico.



Oggi molte piazze festeggiano la fine della parabola politica di Berlusconi, e per celebrare l'evento è volata anche qualche monetina. Una grande parte del Paese si dice liberata da una tirannia; è allo stesso tempo convinta che dietro l'angolo ci sia la speranza di una ritrovata "normalità" democratica, ed in essa confidano per la rinascita dell'Italia.


Quella speranza di ritrovata democrazia si sta componendo nella singolare forma del "governo tecnico".
Ora,democrazia e governo tecnico sono due contraddizioni in termini.Perchè un governo di "non eletti",scelto da un  Presidente della Repubblica a sua volta "non scelto" dagli elettori, ma da un Parlamento di "nominati" dai segretari di partito...è quanto di più lontano possa esistere dal concetto di democrazia.


Ma quello che rende ancora più cupi gli scenari di sviluppo del nostro sistema democratico, è la personalità chiamata dal Presidente Napolitano a guidare il Governo italiano.


In un'epoca segnata dagli squilibri globali prodotti dal sistema finanziario e bancario, a cui le nazioni hanno dovuto porre rimedio attraverso pesanti iniezioni di risorse pubbliche, la scelta di un uomo come Mario Monti ci lascia increduli.


Il curriculum vitae del professor Monti offre una visione chiara degli interessi che rappresenta.Il professore della Bocconi è stato infatti due volte commissario europeo, prima al Mercato Interno e poi alla Concorrenza. 

E’ stato consulente della Goldman Sachs, una peculiarità che lo immette in un ristretto gruppo di italiani come Romano Prodi, Gianni Letta e Tommaso Padoa Schioppa.Se si aggiunge che l’ex vicepresidente della Goldman Sachs per l’Europa, ossia Mario Draghi, è arrivato alla presidenza della Banca centrale, appare chiara la realtà dell’orrore economico che ci aspetta. 

E’ normale infatti avere i sudori freddi quando chi assume incarichi di così alta responsabilità è un funzionario che ha lavorato o ha fatto consulenze per una banca che per il cittadino medio Usa rappresenta l’emblema stesso della più odiosa speculazione. Del resto, non si può lavorare per una banca del genere se non se ne condivide la filosofia operativa. 

E la Goldman Sachs, che Barack Obama ha salvato dal fallimento con 7,5 miliardi di dollari, vanta in Europa e in Italia una presenza nefasta. Fu proprio la Goldman Sachs ad offrire consulenze alla Grecia per truccare i conti pubblici e fare migliore figura con l’Unione europea ed entrare nell’euro. 

Mentre per l’Italia c’è il precedente nefasto della presenza della Goldman Sachs tra le banche che, per conto del governo Prodi, curarono la privatizzazioni della Telecom e soprattutto dell’Eni.

Ed è qui che casca l’asino. Perché nel caso di Monti parliamo di un ex uomo della Goldman Sachs, molto apprezzato sui mercati finanziari anglosassoni. Un uomo che si è riempito la bocca di continui peana alla libertà di mercato e alla concorrenza. Un uomo che non ha mai apprezzato il principio della “golden share” che permette al governo italiano di indirizzare la gestione delle imprese pubbliche. 
Un uomo del genere quindi non avrà remore ad avviare la privatizzazione del 31,30% dell’Eni e del 31% dell’Enel. Dopo di che il nostro Paese non avrà né una politica energetica autonoma né di conseguenza una politica estera. 

Ma è proprio questo che vogliono gli “atlantici”. E non è un caso che l’imminente caduta e sostituzione di Berlusconi avvenga subito dopo la liquidazione di Gheddafi che, nell’ottica di Londra e di Washington, aveva compiuto il grande errore, in campo energetico, non tanto di rafforzare i legami con l’Italia, il che era pure comprensibile vista la contiguità geografica, quanto di avvicinarsi alla Russia di Putin
Oggi come ieri, e come domani, è sempre il controllo sui giacimenti di petrolio e di gas a indirizzare gli avvenimenti. 

A rendere ancora più cupa l'entrata in scena del prof Monti è la sua appartenenza al club Bilderberg.Si tratta di una associazione al limite del segreto che raggruppa le personalità più influenti del pianeta: politici, economisti, imprenditori, militari che annualmente si riuniscono per decidere le sorti del pianeta.

Il club, o gruppo Bilderberg, è ignoto alla stragrande maggioranza del globo terracqueo, fattore che ne determina l’influenza occulta e la manipolazione segreta di tutte le principali decisioni che governano il pianeta. 
Stiamo parlando di circa un centinaio di persone potenti e influentissime, politici, economisti, imprenditori e militari collocati in posti chiave e strategici, che annualmente, dal 1954, si riuniscono in piccole cittadine, lontano dagli occhi della pubblica opinione, per assumere decisioni che riguardano il destino di milioni di inconsapevoli persone. 

Nel corso di questi meeting (nel 2004 lorsignori si sono riuniti in Italia, a Stresa) la stampa è tenuta rigorosamente alla larga e vige per i protagonisti il divieto assoluto di rilasciare qualsiasi tipo di dichiarazione. Per capirci, del Bilderberg ha fatto parte il banchiere David Rockfeller (uno dei fondatori) e ne fa tuttora parte Henry Kissinger, il potentissimo segretario di stato di Richard Nixon al centro delle più inquietanti trame internazionali degli anni ’70. Kissinger, per capirci, è l’uomo del golpe cileno e dello scandalo Watergate

Ma senza andare troppo a ritroso nel tempo, e per restare a casa nostra, nel Bilderberg troviamo le tracce dell’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, del neopresidente della BCE, Mario Draghi, del pupillo di casa Agnelli, John Elkan, del numero uno di Telecom Italia, Franco Bernabè e, per finire, il presidente del consiglio in pectore , quello voluto da Napolitano, Mario Monti.

Pensare che Berlusconi vada via per far posto a  Monti perché i mercati, ossia la speculazione anglo-americana, non credono nella capacità dell’Italia di sanare i conti pubblici, facendo quindi crollare i nostri Btp, significa dire una sciocchezza grande come una casa. 
Se la sinistra si ricordasse di ragionare in termini marxiani, saprebbe che è l’economia a muovere il mondo. Tutto il resto è poesia. 

Così,mentre molti italiani ancora festeggiano la ritrovata "normalità" democratica,il Paese si appresta a subire un trattamento che tramuterà rapidamente questa gioa in ansia e depressione.E che farà comprendere a tanti ingenui cosa sia in realtà la democrazia del terzo millennio finanziario.

In bocca al lupo Italia.

Stay tuned




















6 commenti:

  1. Sono pienamente convinto che l'Unione Europea, la BCE (privata) e le agenzie di rating sono state istituite, prima per distruggere il benessere dello stato sociale dei cittadini degli stati membri, secondo per rubare democraticamente i beni che i vari stati hanno, in particolare in italia (Eni, acqua, Ferrovie, Poste, Finmeccanica, etc.etc. Il danno è iniziato da Prodi e si consumerà con Monti. Dimenticavo, faccio parte del cosiddetto stato sociale. Non ho mai votato Berlusconi, non ho mai condiviso il loro operato e non vorrei rimpiangerlo

    RispondiElimina
  2. Caro amico,riabilitare Berlusconi è una mission impossible.Ma se i nostri timori saranno confermati dai fatti,allora quello che la logica darebbe per impossibile,improvvisamente potrebbe diventare realtà.
    Mi viene da lanciare uno slogan:"Italy:where amazing happens"!

    RispondiElimina
  3. rimpiangere Berlusconi?
    io non l'ho mai votato.. ma vi posso dire sinceramente che c'è già qualcosa che mi rode dentro.
    Quando il nemico è ben visibile lo puoi colpire..invece quando si camuffa da amico..

    Ivan.

    RispondiElimina
  4. Forse è il caso di chiarire il senso del mio commento più sopra.
    Non ritengo assolutamente riabilitabile il governo Berlusconi.Intendo solo dire che gli sfracelli che potrebbe fare il governo Monti,potrebbero portare qualcuno a ritenere migliore perfino Berlusconi.

    I nemici invisibili...Bella immagine Ivan:calzante.

    RispondiElimina
  5. Ciaula, potresti dare un paio di previsioni di quel che succederà nel prossimo anno?
    capisco che è difficile..ma sicuramente ci sono dati per poter ipotizzare il futuro a breve termine.
    Grazie
    Ivan

    RispondiElimina
  6. Ivan,è estremamente difficile.Troppe variabili,e troppa incertezza su tante cose.

    Ciao

    RispondiElimina