martedì 12 luglio 2011

Lotta alla crisi:si può fare

Stavo pensando alle difficoltà che abbiamo a fare una manovra triennale di 47 miliardi solo per pareggiare il bilancio(cioè arrivare a non far aumentare il debito pubblico,che comunque rimane inalterato).
E quando ho visto le stime sui costi aggiuntivi determinati da solo 2(dico d-u-e)giorni di attacchi speculativi sul debito pubblico,vale a dire tra gli 8 e i 10 miliardi per i prossimi 2 anni,allora mi chiedo:ma a che gioco stiamo giocando?
La situazione è assurda perchè si vuole combattere una battaglia impossibile sulla pelle scoperta e vulnerabile dei cittadini.E' perfettamente inutile andare avanti seguendo l'ortodossia economica vigente;cioè,non serve a niente curare una malattia con una medicina che si è già rivelata essere "acqua fresca" più e più volte.
E' evidente che il problema è sistemico.Quali sono i punti critici del sistema?Quelli che tutti sanno ma che nessuno vuole realmente affrontare:

  • finanziarizzazione dell'economia
  • globalizzazione dei mercati
  • politiche monetarie 
  • squilibrio tra potere della finanza e potere degli Stati


Questi sono i nodi fondamentali.Qualsiasi intervento che non vada ad attaccare in maniera decisa questi problemi,non avrà la minima speranza di avere risultati duraturi.


E poi bisogna liberarsi dall'ossessione del debito pubblico.Andate a vedere cosa hanno fatto in Argentina.Lì prima hanno adottato in pieno la dottrina neo liberista;questa dottrina li ha portati alla crisi;poi per uscirne hanno assecondato le richieste dei soloni del Fmi e del "mercato",col risultato di precipitare ancora di pù.Infine,quando non c'erano più speranze hanno detto basta e sono andati in default,bancarotta.Hanno detto alle banche internazionali una cosa semplice:non possiamo pagarvi,non vi paghiamo,gli argentini vengono prima di voi.Semplice.
Dopo 2/3 anni la loro economia riprese a viaggiare spedita,ed ormai hanno raggiunto i livelli pre-default.Questo non significa che sia stato semplice.

L'Italia ha un debito pubblico pari a più di 1.800 miliardi,in continuo aumento;ed ha un prodotto interno lordo di circa 1.600 miliardi.I soli interessi sul debito che paghiamo sono dell'ordine di una intera manovra finanziaria.E' praticamente un debito inestinguibile...
Pensare di mettere in atto politiche severe di tagli alla spesa pubblica come soluzione a questo problema è da ingenui.Diminuire la spesa pubblica significa diminuire la capacità di spesa dei cittadini.Cosa che ripercuote sui consumi,e che attiva la spirale di contrazione dell'economia.

I soldi vanno cercati altrove,e ce ne sono tantissimi.Basta considerare questo dato semplice semplice relativo agli Usa
-Prodotto interno lordo(economia reale):15.000 miliardi di dollari(all'anno)
-Volume transazioni finanziarie giornaliere: 4.000 miliardi di dollari(al giorno)
Considerate che le transazioni finanziarie non sono tassate,e fate due conti.E' ora di prendere sul serio una decisione,ed intervenire su questo problema.La Tobin Tax,o qualcosa di simile,sarebbe un buon inizio,ma bisogna crederci.

Bisogna inoltre intervenire sugli hedge funds.Questi enti,che svolgono esclusivamente attività speculative,hanno grandezze economiche spropositate;alcuni hanno riserve valutarie equivalenti a quelle di qualche Stato sovrano di medie dimensioni.E conseguentemente hanno una capacità di interferenza nell'economia globale potentissima e fuori da ogni controllo democratico.

Nonostante tutto abbiamo gli strumenti per poter rimettere in ordine le cose.Quello che non abbiamo è la volontà di farlo.

Stay tuned

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