giovedì 29 gennaio 2015

Se Draghi annuncia la fine dell'Euro...

Grande entusiasmo in Italia, in Europa e nel mondo quando Draghi annuncia: "Quantitative Easing (ovvero: adesso stampiamo Euro a manetta, tiè!)".
Sembra che tutti non aspettassero che questo annuncio, ed immancabilmente il primo paragone è stato con la politica monetaria americana della Federal Reserve. Sì, quelli belli e bravi del nuovo "miracolo economico obamiano".

Però, se si guarda bene al provvedimento, qualche riflessione fuori dal coro vale la pena farla.
La parola chiave della mossa di Draghi e della Bce è "risk-sharing", ovvero condivisione del rischio.
Se il significato prosaico di Quantitative easing è "stampare moneta", quello di risk sharing è "a vostro rischio e pericolo". Ma potrebbe anche essere declinato con un più terra-terra: "se qualcosa va storto sò cazzi vostri e della Banca Centrale vostra".



Già, perchè lo stampaggio avviene per l'80% in quota Banca Centrale nazionale, e 20% Bce.

Come molti hanno fatto notare, sembra quasi una clausola che prepara le contromisure per l'implosione della moneta unica; perchè è evidente che per l'ennesima volta i Paesi del Nord non vogliono condividere il rischio sui debiti dei soci del Sud. Insomma, la linea dei tedeschi e della Bundesbank.

Quindi, formalmente, abbiamo la nostra Banca d'Italia che è chiamata a comprare Titoli di Stato, Btp ed altro, dalle Banche e gli investitori che li detengono. Vuol dire che Bankitalia avrà un rischio, qualora i Btp perdano valore, ed un'opportunità qualora i Btp guadagnino valore.

Ma la Banca Centrale non ha come missione fare utili. Non solo: non ha nemmeno una disponibilità di denaro in bilancio per farlo, come tutte le BC del mondo. L'unico modo che ha per "spendere" è "creare moneta": denaro che non deve a nessuno, senza debito.

Semplicemente, in un ipotetico foglio di calcolo della Banca Centrale, da un lato scriverà 500 milioni, e dall'altro Btp xyz. E' come andare da un concessionario a comprare una Maserati con i soldi del Monopoli; voi verreste cacciati a pedate, alla BC invece li prenderebbero.

Allora facciamo un'altra considerazione.

Se un sistema come quello architettato dalla Bce (il Quantitative Easing) è legittimo e credibile, con gli Stati che concretamente si mettono in proprio... direi che tanto vale tornare alle monete nazionali. O quantomeno, a noi italiani converrebbe stampare una moneta sovrana.

Perchè se l'euro che immettiamo in circolazione da oggi deve essere garantito dal nostro sistema-Paese, allora tanto vale farlo in maniera piena. Quindi attivando la possibilità di farne fluttuare il valore rispetto ad altre monete, regolandolo in funzione delle nostre esigenze commerciali.

Visto che è la deflazione che ci sta uccidendo, con una moneta sovrana potremmo inflazionare l'economia. Inflazione che, entro certi limiti (e governata), è la benzina della crescita economica.
Ma non solo: è anche il modo più efficace ed a buon mercato per abbassare il valore del debito pubblico.

Forse la mossa di Draghi, chissà, è proprio una graduale preparazione alla fine dell'Euro. E questo nella convinzione che ormai la moneta unica europea, così come tutte le esperienze di monete comunitarie nella storia, è destinata a sfasciarsi; ed allora è meglio governare ordinatamente il processo.

Se così fosse, allora perchè non anticipare la mossa unilateralmente e prendersi il vantaggio di mettere in prima fila la nostra economia rispetto ai nostri competitors?
Il problema è che la domanda, oggi come oggi, andrebbe fatta al PD, che sull'Euro ha investito il suo credito di immagine da Prodi in poi.

Senza speranze...


Stay tuned

4 commenti:

  1. Condivido. Capisco poco di economia, ma so che il mondo senza aria acqua e suolo in abbondanza non vive. E so che tutta l'economia si basa sulle risorse naturali da cui PRENDIAMO TUTTO e che abbiamo sfruttato troppo, scavndo inquinando e sporcando. Il QE alla marinara o alla dragona appare quello che è, la barca sta calando a picco arrangiatevi, ma con un pizzico di cattiveria.

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  2. Neanche io ne capisco tanto: giusto il necessario che la ragione e la logica consentono ad una persona qualunque.
    Ed io credo che sia proprio nella semplicità che si trovano le soluzioni efficaci. Nelle complessità si nascondono le trappole e le insidie...

    Condivido in pieno il tuo pensiero sulla devastazione dell'ambiente.

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  3. analisi chiara e domande logiche sull'opportunità di anticipare le " prove tecniche" per sganciarsi dalla fallimentare moneta unica, unilateralmente, ma non da soli.

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    1. ... una logica che per i 3/4 della nostra classe dirigente è eresia pura. Non si può contravvenire al dogmatismo eurista.

      Grazie Rosanna

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