venerdì 27 luglio 2012

Cura Monti: autolesionismo puro...

Uno dei perni su cui poggia il consenso ed il credito di Monti, insieme al suo Governo, è dato dalla loro natura di "tecnici". Il governo dei professori è stato indicato come l'ancora salvifica per la deriva della nostra dissestata economia.
Il professor Mario Monti incarnava la figura autorevole e competente che doveva sostituirsi alla politica degli incompetenti eletti (anzi, nominati) in Parlamento. Un gigante della scienza in mezzo ai nani della politica.


Non metto in dubbio lo "spread" di competenza tra Monti ed un Cicchitto qualsiasi; ma in verità si tratta di un confronto ingeneroso. Se invece mettiamo il super-Mario nazionale a confronto con un altro prof di economia, le cose allora assumono una luce diversa.



Prendiamo Martin Feldstein:
- cattedra ad Harvard (riconosciuta prima università al mondo nell’ambito delle scienze economiche), presidente emerito del National Bureau of Economic Research (non esattamente la bocciofila del dopolavoro ferroviario), ed editorialista del Wall Street Journal. Vanta 483 lavori scientifici, di cui 198 articoli su rivista, di cui cinque nel top un per mille come citazioni.

Ora guardiamo Mario Monti:
- l'ex rettore della Bocconi di Milano vanta (si fa per dire) 13 pubblicazioni e la bellezza di una (1) citazione.

Visto che l'unico criterio oggettivo con il quale si può valutare lo spessore di uno scienziato è dato dalla sua produzione scientifica, è evidente che lo scarto è enorme.

Ma perchè questa premessa? Perchè ieri il Prof. Feldstein, dalle pagine del Financial Times, sentenziava:
"La causa principale della recessione europea è la politica totalmente sbagliata de suoi governanti. Affrontare una crisi epocale con tagli di spesa, aumenti di tasse, fiscal compact e altre simili diavolerie è un errore che si pagherà per decenni. L'unica via d'uscita sarebbe una drastica svalutazione dell'euro per rilanciare l'industria. Il paradosso è che l'euro si sta già svalutando, ma solo per la speculazione che è praticamente l'unica a beneficiarne. Oltre alla Germania."
Allora, chiarito il profilo di chi ha detto queste parole, e messo a confronto con quello di uno dei destinatari di questo richiamo sul FT, possiamo dire serenamente che il nostro Presidente del Consiglio sta  facendo molto male il suo lavoro. E nel dirlo possiamo magari risparmiarci l'etichetta di menagrami, populisti e complottardi...


Monti fa parte della cordata che sta guidando l'Europa nella tempesta della crisi, aggrappandosi a strumenti come il Mes ed il Fiscal Compact
Di quanto drammaticamente pesanti siano le misure previste da questi provvedimenti non si è parlato abbastanza. Ed il motivo è chiaro: i numeri in ballo sono da paura.
Il Fiscal Compact prevede il taglio di 45 miliardi di debito pubblico all’anno, per venti anni.
Il Mes invece impegna l’Italia a versare 15 miliardi in 5 anni per la realizzazione di un fondo “paracadute” per le banche.


Qualcuno pensa seriamente che questo Paese possa sostenere un peso del genere? 
E' solo di qualche giorno fa la certificazione internazionale del primato mondiale della pressione fiscale italiana. Con un'economia in piena recessione, con la disoccupazione in piena crescita, e quella giovanile già da disastro generazionale, possiamo permetterci di concentrare tutte le nostre energie sul debito pubblico? 
O forse dovremmo dire: possiamo pensare esclusivamente alla liquidità delle banche?


L'attenzione è sempre e soltanto rivolta ai conti pubblici, ai debiti sovrani, al mercato obbligazionario ed agli spread. Ma c'è uno spread di cui sembra che la governance europea, e quella italiana in particolare, non si preoccupi: quello dell'economia reale.
Eppure è l'economia reale che più di ogni altra cosa determina il Pil, a sua volta elemento chiave di tante percentuali e dati contabili che governano l'inefficiente architettura europea; salvo poi inchinarsi come sempre ai mercati.


Eppure basterebbe appellarsi al semplice buonsenso per realizzare che in questo momento la priorità è riattivare la produzione ed il lavoro. Perchè lo intuiscono anche i bambini che i debiti li puoi pagare solo riesci a produrre ricchezza, dalla quale poi ne sottrai una parte per ripagare i tuoi creditori. 


Allora c'è da incazzarsi davvero quando si pensa che l'Italia oggi ha un avanzo di bilancio, al netto degli interessi, da record europeo: 54 miliardi, il 3,6% del Pil, che diverranno 83 nel 2014. Però in base al Fiscal Compact non può utilizzarli per le imprese e il lavoro
Lo stesso avviene con il Patto di Stabilità dei Comuni, dove quelli virtuosi con cospicui avanzi di bilancio non possono spendere ed investire sul territorio. Autolesionismo puro.


Ma se questi sono i mirabolanti risultati dei tecnici e degli eurocrati, la politica che fa? Ovviamente niente. Del resto è troppo impegnata con questioni più pressanti. Quali? Ma ovvio:

  • i matrimoni gay
  • l'elezione diretta del Presidente della Repubblica 
  • le alleanze per le prossime politiche

Ma che abbiamo fatto di così male...?!


Stay tuned





6 commenti:

  1. "Ma che abbiamo fatto di così male...?!"

    Se ne potrebbe scrivere non un libro ma una biblioteca.

    Ma sarebbe aggiungere danno al guaio.
    Semplicemente, non abbiamo ascoltato il grillo parlante, quell'umile insetto fatto protagonista nel racconto di Collodi.
    Ora che siamo tra le grinfie dei Mangiafuoco possiamo solo fare uno sforzo d'immaginazione e credere che un Collodi abbia previsto un finale diverso da quello che ora ci sembra inevitabile.
    Con un pò di coraggio possiamo essere noi stessi i Collodi.
    E creare una vita nuova per Pinocchio.
    Un saluto, Marco Sclarandis.

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  2. Ciao Marco.

    Gran bella metafora letteraria, come solo un poeta come te poteva immaginare.
    Al momento credo molto poco nella possibilità che la nostra "distratta" umanità si trasformi nel Collodi 2.0...
    Pinocchio è messo piuttosto male. Ma voglio sperare lo stesso in uno scatto d'orgoglio, hai visto mai...!

    Saluti

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  3. 1)una bella cura di piombo per tutti i politici senza distinzioni, diciamo cento grammi a testa a spese loro!
    2)rilanciare l'economia con l'avanzo di bilancio;
    3)zittire i creditori promettendo di restituire il capitale tra dieci anni senza interessi a condizione che la provvidenza divina ci dia dieci anni di vacche grasse.
    Se i creditori strepitano e non accettano il piano non rimane che la cura al punto 1) anche per loro.

    Nota bene: la suddetta cura è semplice e funzionerebbe a meraviglia.....; la difficoltà è trovare un medico che la prescriva: sono tutti "politicamente corretti"!

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  4. Ammazza...(tanto per rimanere in tema)!!!

    I punti 2 e 3 sono decisamente ragionevoli, e fanno parte di quei provvedimenti di "buonsenso" che è criminalmente vengono ignorati dalla nostra classe dirigente.

    Per il 1° punto ed 2° comma del terzo, spiacente, ma non ho un gran feeling con la violenza...

    Saluti

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  5. Il mondo è pieno di anonimi che impiegherebbero piombo e uranio per sistemare le cose e le persone storte.
    C'è penuria invece di quelli che con nome e cognome siano capaci di mollare sberle, seppure metaforiche a chi ne avrebbe bisogno per capire che è proprio l'ora di raddrizzarsi.

    Un saluto a 28 luglio 2012 22:16, in particolare.

    Marco Sclarandis

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  6. Bravo Marco...
    Sono talmente tanto d'accordo con te che, oltre al nome ed il cognome, metto anche la mia foto: dovessimo cadere in equivoci da omonimia...:))

    Saluti

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