giovedì 17 novembre 2011

Debito pubblico e Germania:se lo dice Juncker...

Quando ho scritto "Debito pubblico e Germania.Ovvero,i trucchi dei crucchi" ne è venuto fuori una specie di caso.Il post ha fatto il giro del web,e molti sono rimasti scandalizzati dall'affronto "spudoratamente propagandistico","provinciale","superficiale","da soliti italioti",ad un Paese sano,produttivo e da cui si può solo prendere esempio.


Ovviamente dalla Germania  bisogna senza dubbio prendere esempio.E tra le cose da cui potremmo prendere esempio ci sarebbe il meccanismo con cui viene vengono conteggiate le passività della KFW,l'equivalente della nostra Cassa Depositi e Prestiti.
Io ho parlato di "trucco",e qualcuno mi ha rimproverato dicendo che non si tratta di biricchinate truffaldine,bensì di regolare applicazione di "principi contabili conformi ai regolamenti internazionali".Io ci credo,va benissimo.



Però a questo punto mi chiedo:perchè non uniformarsi a questa pratica contabile?
Perchè se la "Crande Cermania" può così far scendere il proprio debito pubblico dal 97% reale all'80% ufficialmente dichiarato,allora provate ad immaginare l'effetto di una "cura di bellezza" simile per il nostro vituperatissimo debito.


Scendere dal 120% del Pil al 100-105% sarebbe un miglioramento stellare.Perchè poi,sommando questo dato al basso indebitamento privato più la quasi immunità delle nostre banche al pericolo dei toxic assets(ex subprime),avremmo una performance nazionale che ci porrebbe come punto di riferimento per tutta l'Eurozona.E bye bye alla tensione sui nostri Btp,con annessa isteria collettiva dello Spread con i Bund.


Assurdo dite?Forse.Ma in questi tempi di assoluta follia finanziaria,in cui "strane manovre" del sistema speculativo vanno a sommarsi con cambi di governi direttamente ordinati dal "mercato",il concetto di assurdo assume connotazioni piuttosto ambigue e risibili.


Intanto un certo Jean Claude Juncker,che non mi risulta essere un pazzo blogger,bensì il Presidente dell'Eurogruppo,avverte:
"La Germania ha un debito superiore alla Spagna" spiega Juncker al giornale tedesco General Anzeiger, aggiungendo: "In Germania la gente pensa che il paese non ha alcun problema, come se fosse senza debito pubblico e tutti gli altri paesi siano afflitti da debiti eccessivi".
Un avvertimento che definire sinistro è dire poco.Ma se si considera che Berlino detiene il terzo debito pubblico del mondo,dopo Usa e Giappone,e si parla di 2.500 miliardi di euro...allora si inizia a capire meglio di cosa parliamo.


Ma io direi che vada sottilineato un altro dato che quasi mai viene messo sul tavolo:Deutsche Bank,di gran lunga la più grande banca tedesca ed una delle prime al mondo,ha in pancia 1.000 e rotti miliardi di prodotti finanziari ad alto rischio;parliamo dei famosi toxic assets derivati e derivanti dalla crisi del 2008.In pratica è spazzatura senza valore,ma che nei libri contabili della banca di Ackermann figurano come circa la metà degli attivi.


Ma si dira:"La Germania può sostenere meglio di chiunque il suo debito perchè ha un'economia solida che cresce vigorosamente..."
In passato certamente sì,ma oggi mica tanto.Come riporta il Sole 24ore le previsioni di crescita del Pil tedesco per il 2012,vedono un bella discesa allo 0,8%.


Insomma,a mettere insieme questi quattro dati non ne esce un quadro esaltante.Eppure,nonostante questa situazione,a Berlino si continua a dare voti,pagelle e patenti a tutti i governi dell'Eurozona in difficoltà col debito.Ironia della sorte o assurdità?


Probabilmente è in corso il festival mondiale dell'assurdo:



  • Il sistema bancario-finanziario genera nel 2008 una enorme crisi,che viene poi tamponata con pesantissime iniezioni di liquidità,trasferita nelle banche direttamente dal "pubblico".
  • Gli Stati non si preoccupano minimamente di regolare il mercato finanziario per prevenire ulteriori ricadute.
  • Il sistema bancario,rimpinguato dal pubblico,si rifiuta di sostenere il credito all'economia reale e persiste nell'attività speculativa...attaccando direttamente i debiti sovrani(ulteriormente appesantiti dalla crisi).
  • La risposta degli Stati a questa situazione è...farsi da parte e lasciare entrare le banche nei governi.Ed il governo europeo che tratta per tutti con le banche è quello più indebitato(Germania).



Nel frattempo,dall'altra parte dell'Atlantico gli States osservano molto discretamente e passivamente la situazione...


Se sottolineare questo schema balordo vuol dire essere complottisti,fare dietrologia o andare a caccia di streghe,allora c'è da esserne fieri.


Stay tuned

2 commenti:

  1. Ho letto anche l'altro articolo, quello che ti hanno ipercriticato.
    E li trovo entrambi chiari e precisi.
    Più o meno sapevo di questo ma mi hai dato anche qualche riferimento più preciso.
    Due OTTIMI post.
    Il fatto che noi italiani tendiamo allo "schettinismo" (vedasi il "grande freddo" e le reazioni incolsulte soprattutto di chi dovrebbe governarci, enti locali e governo centrale) non elimina IL FATTO che la Germania abusi di furbizie finanziarie. E che nessuno se ne lamenti.
    Il "mercato" avendo una formazione da testa parziale, va oltre e vede solo l'immediato.

    http://blog-condiviso.blogspot.com/2012/01/teste-parziali.html

    Grazie per le informazioni e buon lavoro.

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    1. Ciao Daniela, grazie per l'apprezzamento.
      Noi italiani tendiamo a manifestare eccessivamente un complesso di "minorità" verso altre nazioni europee. In alcuni casi è giustificato dai fatti; in molti altri no.

      Purtroppo evidenziarlo vuol dire diventare bersaglio di una stupida caccia alle streghe: nazionalismo, provincialismo, eurofobia...e chi più ne ha più ne metta.

      Saluti

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