Pagine

giovedì 22 dicembre 2011

Debito pubblico tedesco: adesso tutti vedono i trucchi

E fu così che anche la grande stampa scoprì quello che qualche blogger, come il sottoscritto, aveva già portato all'attenzione da parecchio tempo: la "crande Cermania" trucca i conti!


Anche Jean Claude Juncker aveva lanciato segnali sul problema del debito tedesco, ma evidentemente da noi si continuava a considerare l'Italia come la pecora nera delle grandi nazioni europee.


Ora sembra che si stia iniziando a sfatare il tabù della situazione dei conti tedeschi e francesi, ed a comprendere che il "tiro al piccione" sull'Italia, altro non era se non un tentativo di deviare l'attenzione dai problemi interni della Merkel e di Sarkozy.


La cosa interessante è che adesso si inizia a rivalutare in positivo la gestione del debito pubblico del nostro Paese; e questa rivalutazione proviene da ambienti tedeschi.

A riscattare l’onore dell’Italia è stata la Fondazione tedesca Marktwirtschaft (economia di mercato), che riunisce personalità del riformismo liberale tedesco. Secondo quanto riporta a riguardo Libero, nella classifica della Fondazione l’Italia risulta prima per quanto riguarda la sostenibilità del debito pubblico. La Germania viene seconda, la Francia addirittura quinta. 


La giuria della Fondazione, scrive Libero, ha valutato la rispettabilità nazionale, distinguendo tra debito pubblico esplicito e implicito. L’Italia viene premiata perché il divario di sostenibilità tra i due indici è “il più encomiabile”, e Roma ha un fabbisogno di consolidamento di appena il 2,4 per cento

Il problema dell’Italia, secondo Bernd Raffelhuschen, promotore della ricerca, è la “spesa ingente per pagare gli interessi sul debito”, altrimenti Roma “avrebbe una posizione molto solida”.

Per quanto riguarda la Germania, sottolinea Raffelhuschen, ha il debito pubblico maggiore in Europa: 2080 miliardi, secondo Eurostat, pari all’83,2% del prodotto interno lordo.
Per di più, sottolinea Libero, Angela Merkelpredica l’austerità agli europei, ma la Finanziaria 2012 prevede un aumento del deficit da 20 a 26 miliardi”.

Andando a sommare a questi dati le passività della KFW di cui vi ho già parlato, ed includendo anche la parte di spesa pubblica derivante da pensioni e servizi sociali (che secondo le fonti citate da Libero non vengono inglobate nel dato ufficiale) il debito pubblico tedesco schizzerebbe alla iperbolica percentuale del 197% del Pil.

Insomma, parliamo di un mega stock di 7000 miliardi di Euro! E ci sarebbe poi da discutere della situazione di alcune banche tedesche, come Kommerz Bank e Deutsche bank, e della loro esposizione sui toxic assets derivati.

Ora, i dati citati da Libero potrebbero anche non essere del tutto precisi. E va comunque sottolineato che le furbate contabili in questione sono perfettamente legali, in quanto sfruttano delle falle regolamentari.
Al netto di questo, rimane comunque il fatto che la condizione finanziaria della Germania non è per niente virtuosa come tanti soloni vorrebbero farci credere.

Come abbiamo già detto in passato il problema è sistemico. E le difficoltà degli Stati non sono la causa della crisi, ma semmai la conseguenza della follia di un sistema finanziario e bancario lasciato nell'anarchia più assoluta. Se non capiamo questo continueremo a sfracellarci la testa contro un muro di cemento armato.

Intanto possiamo e dobbiamo almeno toglierci il cappello degli asini, affibbiatoci in maniera subdola dai nostri compagni di classe europei: sarebbe la prima riforma intelligente da mettere in campo...,tra l'altro a costo zero. 

Stay tuned

5 commenti:

  1. da questo articolo sembrerebbe che non siamo messi peggio di altri... tutti sappiamo che i dati si possono leggere il 1000 modi diversi (i politici insegnano). la verità è che in Italia siamo schiavi di un sistema politico marcio, corrotto che non mi rappresenta! la spesa pubblica è esagerata per il servizio che produce (pensate che nella mia città un benefattore ha dato i fondi per rinfrescare la caserma!). la gente che conta per il bene della nazione viene pagata troppo poco o nulla (carabinieri, polizia, servizi sociali, scuola, ecc.) mentre i politici si autostipendiano cifre indicibili.
    quindi i nostri conti posso essere sicuramente essere "LETTI" in modo positivo se tengono conto degli sforzi dei risparmiatori, ma il modo corretto per leggere la situazione finanziaria ed economica e il guardare il risultato fra servizi erogati (reali) dal governo e il loro costo.
    io sono un Italiano fiero! fiero di essere nato in Italia di aiutare tante persone Italiane e straniere attraverso il lavoro (sono un medio imprenditore). E' il lavoro che mi da la forza di andare avanti ed attraverso il lavoro che vorrei che l'Italia venisse giudicata all'estero.
    la diplomazia, la politica, la finanza sono tutti contorni, la cosa fondamentale è il prodotto del lavoro di una nazione. Ovviamente la diplomazia (vedi Iran, ecc), la finanza (stati uniti, ecc), la politica (Italia, Grecia, ecc.) possono invalidare il lavoro di tutta una nazione anche se paradossale.
    in Italia siamo semplicemente SCHIAVI di un sistema politico che rappresenta pochi. DOBBIAMO CAMBIARE LA POLITICA SOSTITUEDO IL SISTEMA ATTUALE CON UNO PIU' VERO. DOBBIAMO SEMPLICEMENTE RILEGGERE LA COSTITUZIONE ITALIANA E METTERSI UNA MANO SUL CUORE!
    IO ALLE PROSSIME ELEZIONI NON ANDRO' A VOTARE
    con affetto
    max

    maxmax-1972@libero.it

    RispondiElimina
  2. Ciao Max, condivido il tuo sdegno per la nostra impresentabile ed inefficiente classe dirigente.

    Però non pensare che siano gli unici responsabili dello sfascio a cui stiamo assistendo. La politica nuota in uno stagno che è alimentato solo in parte dai cittadini.

    I centri che indirizzano le scelte non si trovano nelle segreterie dei partiti. E la selezione delle leve non la fanno gli elettori.

    Insomma, la cattiva politica non è la malattia: è solo la sua manifestazione sintomatica.
    Se vuoi curarla devi agire sulle cause, non sui sintomi.

    Grazie per aver portato il tuo contributo.
    Saluti,
    Peppe

    RispondiElimina
  3. ciao Peppe,
    mi piacerebbe molto capire meglio il tuo pensiero, in che senso la cattiva gestione amministrativa (politica) è solo un sintomo. cosa intendi per malattia? io penso che un buon amministratore ha il dovere di essere innanzi tutto all'altezza dell'incarico, poi onesto... se ci sono questi elementi (elementari) di base tutto va bene o per lo meno migliora. poi se un medico (politico) promette che curerà un tumore con un'aspirina torniamo a non avere i requisiti di base.
    solo quando dimostreremo ai nostri politici che NON SIAMO DISPOSTI A VOTARE NESSUNO, comprenderanno che hanno/avevano il potere di fare tutto il necessario per migliorare la situazione.
    le cose sono tanto complesse quanto semplici, credimi! volere è potere.
    aspetto tue news
    max

    RispondiElimina
  4. Ciao Max, perdonami per l'intempestività della risposta.

    Chiarirti il mio pensiero in merito sarebbe un'operazione lunga e complessa: ma soprattutto, inutile.

    Ben più interessante sarebbe per te approfondire la conoscenza di alcune istituzioni che sono, in maniera molto discreta, sovraordinate alla politica.

    Ti lancio qualche nome, dopodichè se ne avrai voglia ti basterà fare una semplicissima ricerca con Google, ed iniziare a prendere informazioni e formarti una tua libera opinione:

    Bilderberg
    Commissione Trilaterale
    Council on Foreign Relationship

    Spero di esserti stato utile...
    Saluti,
    Peppe
    Council

    RispondiElimina
  5. grazie Peppe,
    lo farò...
    a presto
    max

    RispondiElimina