Sembra che tutti non aspettassero che questo annuncio, ed immancabilmente il primo paragone è stato con la politica monetaria americana della Federal Reserve. Sì, quelli belli e bravi del nuovo "miracolo economico obamiano".
Però, se si guarda bene al provvedimento, qualche riflessione fuori dal coro vale la pena farla.
La parola chiave della mossa di Draghi e della Bce è "risk-sharing", ovvero condivisione del rischio.
Se il significato prosaico di Quantitative easing è "stampare moneta", quello di risk sharing è "a vostro rischio e pericolo". Ma potrebbe anche essere declinato con un più terra-terra: "se qualcosa va storto sò cazzi vostri e della Banca Centrale vostra".
Già, perchè lo stampaggio avviene per l'80% in quota Banca Centrale nazionale, e 20% Bce.
Come molti hanno fatto notare, sembra quasi una clausola che prepara le contromisure per l'implosione della moneta unica; perchè è evidente che per l'ennesima volta i Paesi del Nord non vogliono condividere il rischio sui debiti dei soci del Sud. Insomma, la linea dei tedeschi e della Bundesbank.
Quindi, formalmente, abbiamo la nostra Banca d'Italia che è chiamata a comprare Titoli di Stato, Btp ed altro, dalle Banche e gli investitori che li detengono. Vuol dire che Bankitalia avrà un rischio, qualora i Btp perdano valore, ed un'opportunità qualora i Btp guadagnino valore.
Ma la Banca Centrale non ha come missione fare utili. Non solo: non ha nemmeno una disponibilità di denaro in bilancio per farlo, come tutte le BC del mondo. L'unico modo che ha per "spendere" è "creare moneta": denaro che non deve a nessuno, senza debito.
Semplicemente, in un ipotetico foglio di calcolo della Banca Centrale, da un lato scriverà 500 milioni, e dall'altro Btp xyz. E' come andare da un concessionario a comprare una Maserati con i soldi del Monopoli; voi verreste cacciati a pedate, alla BC invece li prenderebbero.
Allora facciamo un'altra considerazione.
Se un sistema come quello architettato dalla Bce (il Quantitative Easing) è legittimo e credibile, con gli Stati che concretamente si mettono in proprio... direi che tanto vale tornare alle monete nazionali. O quantomeno, a noi italiani converrebbe stampare una moneta sovrana.
Perchè se l'euro che immettiamo in circolazione da oggi deve essere garantito dal nostro sistema-Paese, allora tanto vale farlo in maniera piena. Quindi attivando la possibilità di farne fluttuare il valore rispetto ad altre monete, regolandolo in funzione delle nostre esigenze commerciali.
Visto che è la deflazione che ci sta uccidendo, con una moneta sovrana potremmo inflazionare l'economia. Inflazione che, entro certi limiti (e governata), è la benzina della crescita economica.
Ma non solo: è anche il modo più efficace ed a buon mercato per abbassare il valore del debito pubblico.
Forse la mossa di Draghi, chissà, è proprio una graduale preparazione alla fine dell'Euro. E questo nella convinzione che ormai la moneta unica europea, così come tutte le esperienze di monete comunitarie nella storia, è destinata a sfasciarsi; ed allora è meglio governare ordinatamente il processo.
Se così fosse, allora perchè non anticipare la mossa unilateralmente e prendersi il vantaggio di mettere in prima fila la nostra economia rispetto ai nostri competitors?
Il problema è che la domanda, oggi come oggi, andrebbe fatta al PD, che sull'Euro ha investito il suo credito di immagine da Prodi in poi.
Senza speranze...
Stay tuned
Condivido. Capisco poco di economia, ma so che il mondo senza aria acqua e suolo in abbondanza non vive. E so che tutta l'economia si basa sulle risorse naturali da cui PRENDIAMO TUTTO e che abbiamo sfruttato troppo, scavndo inquinando e sporcando. Il QE alla marinara o alla dragona appare quello che è, la barca sta calando a picco arrangiatevi, ma con un pizzico di cattiveria.
RispondiEliminaNeanche io ne capisco tanto: giusto il necessario che la ragione e la logica consentono ad una persona qualunque.
RispondiEliminaEd io credo che sia proprio nella semplicità che si trovano le soluzioni efficaci. Nelle complessità si nascondono le trappole e le insidie...
Condivido in pieno il tuo pensiero sulla devastazione dell'ambiente.
analisi chiara e domande logiche sull'opportunità di anticipare le " prove tecniche" per sganciarsi dalla fallimentare moneta unica, unilateralmente, ma non da soli.
RispondiElimina... una logica che per i 3/4 della nostra classe dirigente è eresia pura. Non si può contravvenire al dogmatismo eurista.
EliminaGrazie Rosanna