Mentre le agenzie di rating tagliano l'Italia e le sue maggiori aziende e si apprestano a tagliare la Francia, con tutte le conseguenze del caso, il gigante dai piedi di argilla franco-belga DEXIA sta colando a picco.
DEXIA è un barcone tipo "boat people" formato dai debiti delle amministrazioni pubbliche di Belgio e Francia, soprattutto città medie ma che assieme totalizzano una quindicina di milioni di abitanti, molte delle quali lottano da un triennio in sede giudiziale per riavere centinaia di milioni sottratti per investimenti in "titoli tossici"... Denari senza i quali alcune città avranno serie difficoltà a pagare gli stipendi con regolarità; molti di questi sono denari che non verranno mai versati, nonostante pare certo l'intervento pubblico, con una nazionalizzazione o uno smembramento "ad hoc"...
DEXIA inoltre è assicuratrice di fondi di garanzia per dipendenti della funzione pubblica locale e della sanità in Francia... Quante migliaia di buste-paga dovranno essere colmate con ulteriore deficit del bilancio dello stato e quante da debito pubblico? Decine di migliaia (oltre a quelle attuali, non voglio nemmeno contarle). ad aver qualcosina in tempi brevi. Tutto questo lo scopriamo solo oggi col collasso finanziario europeo in corso. Ancora i poveri sindaci non lo sanno. Amen... Si troveranno centinaia di dipendenti incazzati neri da gestire, da Bruxelles a Parigi passando per Anversa e Bordeaux. Addio servizi ai cittadini... Altro che manovre e tagli, ci penserà il mercato.
In seconda battuta DEXIA possiede oltre 20 miliardi di Euro di titoli di stato di paesi notoriamente "virtuosi" in tema di indebitamento e di efficacia dei conti pubblici: Italia, Irlanda, Grecia, Spagna, Portogallo... Che fortuna!
DEXIA è stata per altro criticatissima in quanto è stata per alcuni anni la banca preferenziale, via propria filiale in Israele, dei coloni israeliani in territori occupati manu militari in Palestina negli anni 2000.
DEXIA è un immensa pentola a pressione, già pre-salvata duranta il rimbalzo europeo della "crisi dei sub-prime" ovviamente a spese del taxpayer belga e francese. Il Belgio si è disperatamente prenotato l'altro ieri per usare il "Fondo salva-stati" in caso DEXIA dovesse essere ri-salvata. Ma come?! Una singola banca è sul punto di crollare ed un'intera nazione si prenota per ricorrere al fondo come se il rischio di default sul debito gravasse sull'intero paese?! Allora la coperta di questi "salvataggi" è veramente cortissima da ogni lato! E' stata proprio questa presa di posizione di "AIUTATECI, VI PREGO" del governo belga che ha portato all'abisso del -40% sul titolo, poi ridimensionato ad un -22% in fine seduta... Ed oggi è bastata una vaga promessa della Merkel di una "possibile ricapitalizzazione delle banche europee" per far guadagnare quasi un 4% medio alle borse europee, segno che la volatilità ed il sentimento di collasso imminente è tale che ogni notiziola minimamante positiva anche fondata sul nulla viene vista come la discesa di un Messia sulla Terra.
Siamo allo scontro (finale) tra titani della finanza, che cominciano a colpire pesci grossi europei (DEXIA sarà ricordata come la Lehman Brothers europea, vedrete), ci avviciniamo sempre più al cuore di quella battaglia che ha portato il mondo alla Prima e poi alla Seconda Guerra Mondiale, che alcuni storici poco amati dai compilatori di libri di testo hanno chiamato la Guerra Civile Europea, 1917-1945... Per ora ci tocca contare le tendopoli e baraccopoli che si moltiplicano, ad esempio a Parigi (foto a destra).
E manca sempre più energia per mantenere in piedi quel poco di buono che la società industriale aveva creato, una legislazione per i diritti umani, un po' di sociale, un minimo di assistenza ed un quadro di leggi per difendere il patrimonio naturale e culturale.
La mancanza di energia, e materie prime a buon prezzo/costo, sta causando un tracollo di cui non solo non si vede la fine, ma che pare sempre più probabile possa finire solo quando tutta la società industriale sarà (stata) terminata.
Fonte: http://petrolitico.blogspot.com
Link: http://petrolitico.blogspot.com/2011/10/dexia-la-lehman-brothers-delleuropa.html
Nessun commento:
Posta un commento