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venerdì 12 agosto 2011

Tremonti e le letterine...di Draghi e Trichet.

Rieccomi qui.Ho staccato tutto per qualche giorno e mi sono concesso un pò di vacanza.Rientro e cosa trovo?Niente...di nuovo,intendo.La crisi avanza allegramente,seguendo il suo percorso definito e ben delineato.
Le "analisi" degli editorialisti economici sui nostri illustri quotidiani,sembrano sempre provenire da un pianeta lontano,probabilmente di un'altra costellazione spaziale.Nei tg le espressioni dei commentatori sono sempre più cupe e accigliate.Gli indici delle Borse vanno su è giù in un'altalena folle.Sembra che si stiano squagliando,dopo essere state congelate 3 anni fa e l'odore di marcio si spande per il mondo: perchè quando congeli una cosa marcia e poi la scongeli è peggio di prima.
Molti hanno blaterato nel frattempo di riprese e crescite.Una pia illusione,alimentata a botte di quantitative easing che ha inondato il sistema di liquidità;una massa di denaro "fresco di stamperia" e dei contribuenti,che  hanno fatto la fine dell'acqua nel lavandino(senza tappo).Insomma,non è servito a niente.
Ora si vorrebbe ritentare l'operazione di congelamento,ma ancora non si vedono risultati...

Intanto, nel disperato tentativo di gettare acqua sul fuoco,il ministro tremonti ha detto la sua sulle misure da intraprendere, all'indomani della lettera che Trichet e  Draghi hanno inviato ieri al governo, il cui contenuto è segreto. In Italia di segreti se ne mantengono pochi, a parte la P2, Ustica, gli intrecci mafia-politica e le sporcaccionate del vaticano, e questo segreto non ha tenuto particolarmente.

Il contenuto è un programma di governo: liberalizzazioni e privatizzazioni, alias ulteriore svendita dei gioielli italiani(il 1992 non vi ricorda niente...?) e smantellamento dei diritti sociali, con il consiglio di procedere per decreto per snellire il processo. Non sappiamo se è scritto nella lettera, ma l'introduzione del pareggio di bilancio nella Costituzione potrebbe essere parte della lettera. Taglio anche degli stipendi pubblici, ma su questo il governo dice di non sentirci. Vedremo cosa diranno tra una decina di minuti, quando cambieranno idea di nuovo.

Fatto sta che i banchieri comandano sui governi in modo ormai palese. 

Sono segnali.

Tremonti, in ossequio alla lettera dei banchieri centrali, ha iniziato a proporre di:
  • accorpare le festività non religiose alle domeniche, come se stare in ufficio qualche giorno in più all'anno a guardare il soffitto producesse qualche minimo risultato

  • semplificare i licenziamenti riducendo pero' i contratti a tempo determinato (perchè altrimenti diventano tutti subprime, e questa è stata forse la cosa più intelligente e vera che abbia detto tremonti)
  • tassazione delle rendite finanziarie, vedremo


Risultato: Tremonti ha parlato e le borse sono andate a picco.
E comunque non è possibile risolvere la situazione con un governo inabile ed instabile. Perchè qualunque misura impopolare fa perdere al governo le elezioni successive. L'adozione invece di misure non troppo impopolari puo' salvare il governo ma far cadere la nazione.In ogni caso siamo noi a perderci.

Stay tuned

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