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lunedì 2 maggio 2011

Osama:una soap opera di successo.

Devo ammetterlo: gli sceneggiatori della soap opera "Lotta al terrorismo islamico" sono dei geniacci! Hanno una immaginazione che,non dico Giulio Verne, ma neppure quelli di Beautiful si sognano...

Perchè, diciamoci la verità, dopo il colpo di scena del Mullah Omar, che sfugge ai Navy Seals, ai Rangers ed ai Sas inglesi a bordo di un motorino come quelli che regalava la Mondial Casa qualche decennio fa, non credevamo che si potesse fare di meglio. Ci avevano provato con la storia delle armi di distruzione di massa di "baffone Saddam"; che per la verità era sembrato carino,ma non aveva entusiasmato.
Ma avevano serbato il colpo ad effetto per le grandi occasioni,e la sorpresa non ha deluso gli spettatori.
Il perfido Osama Bin Laden,l'ultimo Anti-Cristo, il super-latitante eroe del Male viene stanato ed ucciso in un eroico conflitto a fuoco con un commando di forze speciali, guidato dalla Cia in territorio straniero. Tom Clancy applaude ammirato.
Ora, come succede sempre in questi casi, qualcuno inizierà ad obiettare che la trama è troppo fantasy ed inverosimile. In effetti hanno un pò calcato la mano i ragazzacci di Langley(sede della Cia), ed i ghostwriters della Casa Bianca.
Sì, perchè questo tipo di colpo di scena avrebbe funzionato di più se al governo ci fossero stati quei mattacchioni di Bush juniorRumsfeld,CheneyWolfowitz, Liebermann,Gates.
Con Barack Obama ed i suoi ragazzi,forse il quadro è un pò meno familiare. Lo spettatore era stato indirizzato verso altri scenari;soprattutto dopo che al Presidente Obama era stato dato il Nobel per la Pace.
Ma tant'è: non c'è sorpresa se non si sparigliano le carte in tavola.

Bisogna solo ammirare il quadro e la sua storyline...

Il vecchio figliuol prodigo Osama, dopo aver combattuto i Russi per conto degli Usa in Afghanistan, ed aver organizzato la lotta contro Milosevic in Serbia, prende armi e bagagli e passa dalla parte del nemico. Ottimo.
Così, in barba agli interessi milionari ed alle amicizie familiari, inizia ad organizzare una rete di terroristi con l'obiettivo di liberare i paesi medio-orientali dall'influenza degli "infedeli" e del "Grande Satana" americano.

Così inizia a mettere a segno qualche modesto attentatino qua e là,senza troppo clamore. Del resto il supporting cast non è di primo livello: ci si arrangia come si può.

Poi però il salto di qualità e la svolta nella storia. Il farabutto riesce in una spettacolare operazione...
Con un paio di mentecatti, a cui ha fatto prendere qualche lezione di volo su dei "giocattolini" volanti (peraltro senza risultati apprezzabili a detta degli istruttori), dirotta nientepopòdimeno che quattro Boeing 747. E due di loro riescono nell'impresa di centrare le Twin Towers come se pilotassero dei caccia; mentre il terzo, eseguendo una manovra ai limiti dell'impossibile, a detta di tutti gli esperti di aviazione civile, riesce ad infilarsi nel Pentagono(riuscendo nell'impresa di fare un buco piccolissimo rispetto alle dimensioni dell'aereo). Il quarto invece non riuscirà a fare mirabolanti acrobazie perchè troverà dei passeggeri non in accordo con la sceneggiatura... 

Le comparse, quasi tremila, ci rimettono la pelle. Ma uno show degno di nota ha bisogno di un pò di tragedia, sennò lo spettatore non si immedesima.

A questo punto tutto il mondo occidentale vuole giustizia, ed i criminali vanno stanati e disarmati. Serviva un set appropriato ed evocativo, quindi si sceglie l'Afghanistan. E via così, con l'alleanza dei giusti a dispiegare il suo esercito riparatore dell'infamia! Si dà la caccia al talebano tra le montagne.

Uno sceneggiatore scarso metterebbe il finale qui, con i buoni che, potenti come sono, acchiappano il cattivo e lo assicurano alla giustizia. Scontato...
Invece Bin Laden il fetente cosa deve fare? Ma deve sfuggire nascondendosi nelle caverne di Tora Bora. E non così, sgattaiolando agile tra i pendii innevati come una capretta. No,deve farlo portandosi dietro un mini ospedalino per fare la dialisi un giorno sì e uno no. Già,perchè il barbuto demonio è pure malato. Action

La cosa andrà avanti per 10 lunghi anni.


Nel frattempo succede che l'attore è impegnato in altre faccende, per cui non sempre è disponibile. Si arruolano così dei sosia per registrare i videomessaggi di propaganda. 
Solo che qualche spettatore si accorge che non sempre la somiglianza è passabile: una volta la barba è grigia, la volta appresso è nera; una volta è mancino, una volta destrorso. Allora decidono che è meglio farlo solo comunicare per audio.

Alla lunga però la storia si ammoscia un pò e gli ascolti calano. La guerra al terrorismo islamico non "tira" più come prima. Allora ecco che gli autori hanno l'intuizione. Prendendo spunto dalle "resurrezioni" di Taylor in Beautiful, fanno ritornare dagli inferi Osama(che nel frattempo alcune special guest come Benazir Bhutto avevano detto essere morto-e fare immediatamente la stessa fine), e lo fanno giustiziare da un eroico commando che si infiltra in Pakistan. Il Bene ha vinto una battaglia, ma non la guerra.

Il Terrore è ancora presente nel mondo,e se ne vedono i segni in Libia ed in Siria,mentre l'Iran è soggetto ad esorcismi a distanza...
La lotta continua.Il pubblico torna numeroso,ed i nostri eroi possono continuare a spendere il denaro dei telespettatori ed ammazzare le comparse sui set.Perchè "the show must go on"...

Buona visione.

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