martedì 12 giugno 2012

Eurocrisi da ridere: 50 mld alla Spagna. Dall'Italia!


 La risata è il miglior disinfettante del fegato.(Malcolm de Chazal)




Se non fosse tutto così tremendamente serio, ci sarebbe da farsi quattro risate: l'Italia contribuirà al salvataggio delle banche spagnole con quasi 50 miliardi!
Se ad annunciarlo fosse stato Berlusconi, almeno avremmo potuto pensare ad una barzelletta delle sue. Ma purtroppo l'arzillo vecchietto di Arcore non c'entra niente, e la stima è fatta sulle nostre quote di partecipazione all'Esm e all'Efsf. Tutto vero.


Eppure suona tutto terribilmente beffardo e fuori di senno.
Abbiamo un governo di "super-tecnici" che, chiamato in pompa magna a salvare le sorti economiche e finanziarie del Belpaese, dall'alto della sua formidabile "scienza" ha messo in scena i suoi sorprendenti "effetti speciali"; una roba mai vista prima...:

  • aumento dell'Iva 
  • Imu (ex Ici sulla prima casa)
  • aumento delle accise sui carburanti 
  • aumento dell'età pensionabile
  • fregatura clamorosa per 300mila esodati (una magata che neanche Mandrake...)
  • tagli vari agli enti locali
Sommando qua e là i vari aumenti, e facendo due conti, Confesercenti ha stimato che ben quattro quinti del reddito medio delle famiglie vengono prelevati dal fisco.
(ANSA)In pratica, una famiglia tipo con un reddito lordo di 55.000 euro, - ha denunciato il presidente dell'associazione Marco Venturi all'assemblea annuale - quasi 40.000 di questi vengono assorbiti da contributi, tasse varie, dirette e indirette, nazionali, regionali, locali". Solo con le manovre Iva lo Stato scarica su ogni famiglia "680 euro l'anno". E non va meglio alle imprese, appesantite da "una valanga di prelievi": fra Irpef, Ires, Irap e contributi sociali, sulle pmi ogni anno grava un onere di oltre 160 miliardi.


Il risultato di questa gestione "tecnico-scientifica" dello Stato ha prodotto un risultato eccezionale:
Pil   -0.8% sull'ultimo trimestre, e -1.4% sul dato 2011

Poi ci sarebbe l'eccellente performance dei consumi. L'ultima rilevazione, relativa ad Aprile, di Confcommercio stima un -2.8%.
E, dulcis in fundo, un dato sempre molto significativo quale il consumo alimentare. Sempre ad Aprile
Coldiretti registra uno sfavillante -4%.
Visto che ci siamo, per non farci mancare niente mettiamo anche il dato sulla produzione industriale.
Istat comunica (sempre per Aprile) un -1.9% sul mese prima; -9.2%(!!!) su base annuale.


Allora, davanti a questo scenario che è da pianto greco (anche se non ancora da situazione greca), come non ridere (seppur istericamente) per la 50ina di miliardi che il Prof Monti ci impegna a pagare per salvare le banche iberiche?


Prof Monti che poi dice di essere impegnato in una riflessione sugli strumenti per rilanciare la crescita. Immagino che sarà una riflessione molto faticosa ed infruttuosa per le sue meningi...
Perchè se prima seghi le gambe ad un uomo, poi non puoi chiedergli di alzarsi e correre: più che di una riflessione, hai bisogno di una bacchetta magica per fargli ricrescere le gambe...


Così mentre il nostro super-presidente riflette sulla crescita, il nostro governo butta altri miliardi (nostri) nel pozzo senza fondo del sistema bancario.
Eppure qualche destinazione migliore a quei soldini la si potrebbe trovare. Quantomeno potremmo provare a fare una scommessa migliore, dato che abbiamo già sperimentato i magnifici ritorni dei salvataggi bancari.


Allora lancio io un'idea/provocazione terra-terra ai super tecnici italiani.
Volete proprio buttarli 50 miliardi? Bene, facciamo così: abbiamo in Italia una disoccupazione giovanile paurosa, che chiama 535.000 disoccupati.
Chiamiamo questi giovani (di cui tantissimi sono laureati con i controcoglioni) a presentare un progetto imprenditoriale, e mettiamo a disposizione 5.000 progetti finanziati da 10 milioni l'uno. Unico vincolo ineludibile, l'assunzione esclusiva di giovani italiani disoccupati.


Follia? Forse.
Ma se ti va male hai bruciato quei soldi non diversamente da come li butti con i salvataggi bancari vari, che, tanto per ricordarcelo, sono già costati all'Europa 4.500 miliardi: con quale risultato poi...!?
Se ti va bene invece,


  • recuperi la maggior parte della disoccupazione giovanile
  • recuperi centinaia di migliaia di nuovi contribuenti
  • aumenti i consumi
  • riavvii la crescita
  • restituisci un futuro alla Nazione


L'Euro intanto crolla?
Pazienza. Questo Paese è venuto su, è cresciuto, ha messo in piedi una delle prime economie del mondo, si è affermato ovunque in giro per il pianeta...con una propria moneta. E senza i favori della Merkel di turno.


Possiamo essere europei senza avere la stessa moneta. Possiamo stare insieme senza condividere tutto. Possiamo rispettarci senza decidere in casa degli altri.


Siamo nati italiani, non europei.






Stay tuned














Nessun commento:

Posta un commento