venerdì 30 settembre 2011

Lettera di Draghi e Trichet.Aveva ragione Pound

Ezra Pound un giorno ebbe a dire che "i politici sono i maggiordomi dei banchieri".Ora Pound può piacere o meno,può stare antipatico o essere considerato un genio.Ma in ogni caso quella sua affermazione era un'osservazione sagace allora,ed una verità assoluta oggi.

La pubblicazione del testo della lettera di Draghi e Trichet al governo italiano ci ha tolto ogni dubbio in merito a chi eserciti realmente la potestà della sovranità nazionale.


Il contenuto per la verità non è che sorprenda più di tanto.In questo mio post di metà agosto ne avevo anticipato l'impostazione,senza per questo essere un oracolo.
Nonostante ciò,il tono della lettera colpisce per la perentorietà ed il dettaglio della prescrizione:"Le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese per decreto-legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di settembre".Un pò come dire:baby,qui si fa come diciamo noi,poche storie!

venerdì 23 settembre 2011

In "difesa" di Berlusconi

Una banda di criminali sapientemente organizzati si è impadronita del potere mediatico, finanziario e politico, e lo detiene con coraggioso sprezzo del pericolo da quasi un ventennio. Un altro ventennio italiano.
La banda si difende assai bene, da ogni punto di vista. Dispone di enormi capitali coi quali è possibile comprare non solo ville, televisioni, giornali, giudici e favori sessuali, ma anche quel che più conta alla distanza: il voto di una parte consistente del Parlamento e il voto di milioni di elettori.  Dispone di avvocati ben pagati, preparati, pronti a tutto. La linea di difesa, in generale è la seguente: non intendo rispondere, non me ne importa niente delle accuse che mi rivolgete, delle rivelazioni giornalistiche e di quel che si pensa di me.



"Continuo a fare quel che ho sempre fatto, e nessuno ha la forza di fermarmi". Perciò la banda resta salda in sella ancor oggi, autunno 2011. Magari meno solida di un tempo, ma solida abbastanza per continuare a governare sul nulla mentre il paese sprofonda con ogni evidenza in una crisi catastrofica di cui, per essere onesti, la banda non è affatto responsabile, checché ne dica il povero Bersani.  La crisi è stata infatti provocata da sommovimenti tellurici di portata planetaria, e la banda per lungo tempo ha deciso che il problema non la riguarda, il che non è del tutto riprovevole dato che non c’è alcun modo di venirne fuori finché la dittatura finanziaria non sarà stata abbattuta, checché ne dica il povero di Bersani.

martedì 20 settembre 2011

Standard&Poors:gli avvoltoi stanno arrivando

Puntuale come un treno giapponese,duro come un tackle di Gattuso,ecco arrivare l'ennesimo downgrade del rating da parte dell'agenzia Sciacalli & Pusillanimi,o Standard&Poor's se preferite.
Come al solito la fondatezza del loro giudizio è esattamente equivalente ai loro successi storici;dove per successi storici intendo il capolavoro della tripla A data a Lehman Brothers all'indomani del suo crollo...

Detto ciò,visto che questo è un periodo nel quale il mio tempo per scrivere è esiguo come il conto corrente di un greco...,vi lascio alla lettura di un articolo del sempre ottimo Andrea Mazzalai.


Puntuali come orologi svizzeri mentre i mercati attendevano le "OPINIONI" dell'agenzia di rating Moody's, il bombardamento sul nostro Paese è ripreso ad opera di Standard & Poor's l'altra agenzia di rating una delle ormai leggendarie tre nuove streghe dei mercati finanziari, agenzie tutte rigorosamente angloamericane come vuole la tradizione, altro che "triple-watching" come la tradizionale scadenza dei derivati, queste sono le tre nuove streghe finanziarie. 

Da Wall Street e dalla City qualcuno ha deciso di affrettare i tempi, il rischio è quello di vedersi passare di mano la gallinella dalle uova d'oro, l'Euro. Sai che noia non poter speculare sulla disintegrazione dell' Euro, specialmente ora che un manipolo di politici allo sbando sta facendo di tutto per accelerarla.

martedì 13 settembre 2011

Banche vs Tasse:150 a 0

Nel post precedente vi ho parlato dei trucchi contabili di quei buontemponi dei tedeschi.Avete visto come i nostri simpatici bacchettoni teutonici,gente tutta d'un pezzo,epigoni moderni della società "seria e produttiva",in realtà abbiano le loro debolezze.Chissà,forse è un'eredità dello scambio culturale avvenuto fino alla fine degli anni '90,quelli che hanno segnato il declino delle "calate germaniche" estive sulle spiaggie dell'Adriatico.Evidentemente quegli anni devono aver trasmesso ai nostri ospiti un pò della fantasia e del genio italico per l'arte del "falso in bilancio".

Ad ogni modo,i tedeschi sono riusciti ad essere più furbi di noi sul debito pubblico.Ma non temete miei cari patrioti dell'orgoglio tricolore,non tutto è perduto:il primato della fantasia contabile italiana non è del tutto perduto!Sì,perchè abbiamo pur sempre le nostre care banche.


E' vero,i nostri istituti bancari non sono dei giganti mondiali.Non hanno per le mani il "destino"(aka DEBITO pubblico) di intere nazioni come quelle francesi e tedesche;non hanno la "cazzimma" delle banche d'affari americane;e non hanno l'avanguardia dell'ingegneria finanziaria inglese made in City.


Però nel loro piccolo si sanno difendere bene.Come?Ovviamente praticando al meglio lo sport preferito dagli italiani(ovviamente dopo il calcio e subito prima dell' "amore"):l'evasione fiscale,of course.
Ovviamente,essendo le banche dei colossi gestiti da gente "raffinata",la banale evasione era troppo volgare e plebea;quindi hanno scelto la strada più raffinata dell'elusione fiscale.

venerdì 9 settembre 2011

Debito pubblico e Germania.Ovvero,i trucchi dei crucchi.

Si sa:la reputazione è tutto. Quando dici Germania, dici precisione, affidabilità, tecnologia e serietà. E questo lo applichiamo a qualsiasi cosa che venga dal quel Paese, o che si faccia in quel Paese.
Anche la politica è migliore. E di conseguenza anche la finanza è migliore.

Negli ultimi tempi gli italiani hanno scoperto un paio di cose di cui hanno ignorato per decenni l'esistenza: lo Spread ed i Bund. Ed hanno imparato che la bontà dei nostri Titoli di Stato si misura col metro degli omologhi made in Germany: i Bund.

E cosa determina il valore e l'appetibilità di un titolo del debito? Il debito pubblico, ovviamente. Ormai siamo tutti diventati esperti della materia, e sappiamo che il nostro debito pubblico ha dimensioni sconce; ragion per cui i mercati, vista la congiuntura economica globale sfavorevole, temono che l'Italia possa non essere in grado di essere più un "buon pagatore" del suo debito. 
E per converso, siccome la Germania è un Paese con un debito pubblico di molto inferiore al nostro (e quindi più solido), il mercato misura la nostra affidabiltà con un indice che relaziona il rendimento dei nostri titoli nei confronti degli omologhi tedeschi: e questo è il famigerato Spread(o differenziale) Btp-Bund.

Dopo la Libia,la Siria.Addio Italia!


Il risiko della geopolitica al servizio(ed alle spalle)della catechesi dell'esportazione della democrazia,con annessa tutela delle popolazioni civili,si sta muovendo verso la Siria.Ora,senza scendere nel dettaglio della situazione siriana,è interessante notare come ultimamente vengano presi di mira Paesi che abbiano come principale partner commerciale l'Italia.L'articolo qui sotto riporta qualche dato interessante.Buona lettura.




Ora lor signori che hanno le testate nucleari (i soliti: USA, GB, F, etc.), hanno deciso l'embargo perchè il governo siriano è cattivissimo. Giusto. Verissimo. Peccato che i primi a rimetterci per l'embargo saranno... GLI ITALIANI. L'unico importatore europeo di prodotto siriano, in declino da anni, era rimasta appunto l'Italia (e qualche barile a Francia e Germania).
L'unico spiraglio di luce è che l'Italia potrà eccezionalmente importare fino al 15 novembre 2011*. Poi, stop.
Diciamo che tutto il traffico stradale di un anno nella città di Torino, per dare una idea di quel che verrà a mancare, rappresenta una quantità equivalente all'importato siriano. Sembra niente, è poco, è tanto?A termine dovrà sparire un altro 2% del traffico italico.

mercoledì 7 settembre 2011

Debito pubblico.Immagina che...

Se non fosse che siamo italiani-quindi gente solare,ottimista per vocazione e capace di affrontare tutto con piglio canzonatorio-beh,ci sarebbe proprio da impressionarsi.
Abbiamo un Governo che è alle prese con la quarta stesura di una manovra che doveva essere lampo;dice "per tranquillizzare il mercato".Chiunque sia questo fantomatico signor Mercato,non credo che si sia tranquillizato granchè davanti alle giravolte del nostro esecutivo.Come del resto non deve aver trovato conforto nel volgere lo sguardo verso l'opposizione,che con grande percezione del "momentum" e comprensione della delicatezza della situazione,ha il coraggio leonino di...chiedere le elezioni.

In ogni caso sono tutti concordi nel sostenere che bisogna ripristinare la fiducia del Mercato verso il nostro Paese.Come?Mettendo in ordine i conti,of course.
Ok,lo ammetto,sto ridendo...Perchè sto ridendo?Certo potrei piangere,ma ricordatevi,sono...anzi siamo italiani!

Adesso vi pongo un quesito.Immaginate di avere un lavoro che vi rende 20.000 euro annui.A questa somma dovete togliere le tasse,il mutuo,il costo dell'auto,la spesa alimentare e la scuola per i figli.Ovviamente,a costo di salti mortali,vi bastano a malapena.Un giorno vi chiama il vostro direttore di banca e vi dice che un vostro parente vi ha lasciato "in dono" un debito di 124.000 euro,31mila per ogni componente della famiglia.Siccome il direttore dice di essere a conoscenza delle vostre difficoltà,vi offre di pagare gli interessi annuali sulla somma,più una cifra pari agli interessi come segno di buona volontà verso il creditore.Il tutto per la modica cifra di 15.000 euro.

lunedì 5 settembre 2011

Guida al Debito Pubblico

Tutto intorno a te...Ricordate la famosa campagna pubblicitaria della Vodafone?Bene.Ora sostituite il "te" col debito pubblico ed avrete l'ombelico della politica economica italiana degli ultimi 25 anni.
Immancabilmente e ciclicamente ci scontriamo con questo moloch mostruoso,che più passano gli anni,più invecchia e più diventa brutto e cattivo.Tra un pò le mamme disperate,alle prese con i loro piccoli che fanno i capricci,inizieranno a dire "fai il bravo,sennò viene il debito pubblico a mangiarti!".E non direbbe nemmeno una cosa tanto folle...

La disastrosa situazione economica degli ultimi tempi ha riportato in auge il tema del debito,cosicchè non puoi accendere tv,ascoltare un notiziario radio o leggere giornali e riviste senza che se ne parli diffusamente.Il fatto è che se ne parla come se la totalità di quelli che ascoltano e leggono sapesse perfettamente la storia,le vicende ed i meccanismi che stanno alla base del problema debito pubblico.
Oddio,forse dovrebbe
essere così,ma la realtà ci dice che le cose stanno diversamente.Molto diversamente.Non solo;anche chi ne ha una cognizione sufficiente,in realtà si ferma al dato nozionale,di scuola.Ma ignora assolutamente le dinamiche che stanno dietro alla proliferazione del debito degli Stati sovrani.

Allora proviamo a fare un pò d'ordine,mettendo insieme una piccola guida con le informazioni di base, indispensabili per capire di cosa stiamo parlando.

domenica 4 settembre 2011

Arriva il collasso economico.Goldman Sachs lo sa,e si prepara...


Goldman Sachs lo sta facendo di nuovo. Goldman sta dicendo al pubblico che le cose si sistemeranno, ma nel frattempo stanno consigliando ai loro clienti top di scommettere su un enorme collasso finanziario. Il 16 agosto un articolo di 54 pagine realizzato dallo stratega di Goldman Alan Brazil è stato distribuito ai clienti istituzionali. Il vasto pubblico non dovrebbe avere accesso a questo report. Fortunatamente, alcune persone al Wall Street Journalsono riusciti ad avere una copia e ci hanno informato di alcuni dettagli. Ne viene fuori che Goldman Sachs creda segretamente che stia arrivando un collasso economico e hanno delle idee davvero interessanti sul come fare soldi nell’ambiente finanziario turbolento in cui faremo ingresso fra poco. Nel report, Brazil dice che il problema del debito U.S. non può essere risolto con altro debito, che la crisi del debito europeo diventerà ancora peggiore e che ci sono un gran numero di istituzioni finanziarie in Europa che sono sull’orlo della crisi. Se questo è ciò di cui parlano le persone ai più alti livelli del mondo finanziario, forse dovremo fare un po’ di attenzione.

venerdì 2 settembre 2011

La crisi ed il cittadino Bückler che non capisce...

La politica in questi anni ci ha abituato a spettacoli farseschi.Quindi in teoria non dovremmo sorprenderci più di tanto davanti alle manfrine infinite dell'ultima manovra finanziaria.In teoria...


Nella pratica invece riesco ancora a rimanere a bocca aperta davanti alla tragicommedia che la cronaca politica ci offre in questi giorni.Le condizioni del nostro sistema economico-sociale peggiorano di giorno in giorno,mazziati senza pietà dai colpi di una ristretta elite finanziaria,che ormai detta senza pudore le regole del gioco ad una politica senza idee,senza potere e sempre più lontana dai cittadini.


Così,mentre ci apprestiamo a subire l'ennesimo salasso senza senso e prospettiva,l'uomo comune,il cittadino qualsiasi fà delle considerazioni semplici;pone a sè stesso delle domande banali forse;ma che rappresentano alla perfezione il quadro distorto ed oscuro della nostra società.


Il cittadino comune in questione è Johannes Bückler.Chi è Johannes Buckler...?


Bückler è il cittadino onesto che non capisce perché, se l' onestà paga, a vivere meglio è spesso chi onesto non lo è. Bückler è il cittadino che non capisce come mai lo Stato, se è in difficoltà, non cominci a chiedere di più a chi ha di più e non sempre a chi dichiara di più. 
Bückler è il cittadino che si chiede perché una parte del Paese non paghi le tasse («perché la politica disperderebbe altri soldi dicono»), ma continua a utilizzare strade, scuole, ospedali senza dare niente in cambio.